Red Sox, il tassista pro-Pos e il finestrino rotto per sfregio: «No, oggi non vado a lavorare» – Il video
«No, oggi non vado a lavorare, mi prendo un’altra giornata di riposo. Succede ogni tanto, nel centro città. Nella prossima vita mi compro un garage. Non ci si abbatte per così poco». Con queste parole Roberto Mantovani (in arte Red Sox) il tassista di Bologna che pubblica regolarmente i suoi guadagni giornalieri e denuncia i colleghi che rifiutano i pagamenti con pos e carta di credito fa notare una nuova aggressione. Stavolta alla sua auto di servizio è stato rotto il finestrino dal lato passeggeri. Roberto scherza con ironia, spiegando che, oggi, non lavorerà. Non è la prima volta che Mantovani viene minacciato. In passato ha raccontato del ritrovamento delle gomme del suo taxi a terra e la ricezione di lettere minatorie. Inoltre, ha rivelato di essere stato escluso da un corso di aggiornamento per tassisti volontari che hanno un defibrillatore a bordo. A maggio Cotabo, una delle cooperative di taxi più rilevanti dell’Emilia-Romagna lo aveva espulso per aver secondo l’azienda condotto «reiterate condotte di diffusione di notizie non corrispondenti al vero, volte a ledere in modo esplicito la reputazione della cooperativa, dei suoi amministratori e degli altri soci».
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