Il giornalista Francesco Specchia rifiuta la candidatura alla Commissione cinema: «No per il riequilibrio di genere evocato dal ministro Giuli»

Le precisazioni della firma di Libero: «L’enorme mole di lavoro che mi aspetterebbe entra in contrasto con le mie mansioni da inviato»

Passo indietro. Dopo le parole del neoministro alla Cultura Alessandro Giuli, intervenuto al question time alla Camera sulla recente nomina di componenti della commissione ministeriale per la concessione di contributi per progetti cinematografici, Francesco Specchia, inviato e critico di Libero, indicato come membro della Commissione non accetta la proposta del posto offerto nel decreto “last minute” dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano. «Constatata la mole di lavoro che prevede l’attività di commissione di cui ho avuto contezza solo ora che sarebbe in contrasto con le mie quotidiane mansioni di inviato, e per lasciare il posto al necessario riequilibrio di genere evocato giustamente dal nuovo ministro della Cultura Giuli, rimetto la proposta di incarico di questa commissione», ha annunciato all’Ansa.


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