Caso Boccia, botta e risposta al veleno tra Luca Telese e Bruno Vespa: «Soffri perché non l’hai intervistata», «Se sono qui da 60 anni un motivo c’è»

Lo scontro sui social dopo la mancata intervista dell’imprenditrice di Pompei da Bianca Berlinguer

Botta e risposta sui social tra Bruno Vespa e Luca Telese. Il motivo? L’opportunità di intervistare o meno Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice assunta in un primo momento come consulente del ministro della Cultura e le cui rivelazioni hanno portato poi alle dimissioni di Gennaro Sangiuliano. Nei giorni scorsi, lo storico conduttore di Da porta a porta aveva detto di «non volere essere usato come strumento, dunque non è mio interesse intervistare la Boccia». Mentre Luca Telese e Marianna Aprile restano gli unici giornalisti televisivi ad aver intervistato l’imprenditrice, che nei giorni scorsi ha fatto uno strano passo indietro pochi attimi prima dell’intervista a È Sempre Cartabianca di Bianca Berlinguer. Vespa ha dedicato un pezzo della sua trasmissione proprio a questo argomento. Mentre il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, durante la trasmissione della stessa Berlinguer, ha definito «concordata» l’intervista di Luca Telese e Marianna Aprile a Maria Rosaria Boccia.


L’intervento di Telese

«Buongiorno: non c’era nessuna domanda concordata, come è evidente a chiunque abbia visto la nostra intervista, fatta tutta a braccio, nella nostra conversazione con Maria Rosaria Boccia», precisa in un post su X Luca Telese. «Quanto a Sallusti: lo aveva voluto e gradito, dubito che lo temesse. Qualcuno spieghi soavemente al caro Bruno, ieri molto sofferente, che quando immagina che gli altri lavorino come lui, sbaglia», aggiunge Telese lanciando una frecciatina al collega.


Il botta e risposta

Immediata la replica di Bruno Vespa. «Caro il mio Luca, l’unica mia sofferenza è non aver intervistato la Boccia. Per il resto, qualche volta deve essermi capitato di lavorare perfino meglio degli altri visto che sono su piazza da 60 anni e gli altri vanno e vengono». Al che Telese controbatte così: «Che tu stia soffrendo molto lo vedo da me, caro Bruno. Mi sono divertito molto a vedere la tua lezione di servizio pubblico ieri a caccia dei compagni delle elementari della Boccia, per capire se rubava merendine all’asilo. Inchiesta da Pulitzer». E poi ancora: «Il prossimo che osa contraddire un ministro che è sotto la tua protezione scorticàtelo vivo in masseria, mi raccomando».

Il ripensamento di Vespa (o forse no)

Alla fine, è ancora Vespa a rimettere le mani sulla tastiera e porgere i suoi complimenti – forse genuini, forse ironici – ai due conduttori di In Onda. «La Berlinguer dice che la Boccia é andata via perché voleva conoscere in anticipo le domande. Complimenti a Telese e Aprile che con una grande lezione di giornalismo sono riusciti a intervistarla liberamente», scrive il conduttore Rai. Al che Marianna Aprile gli risponde: «Anche noi siamo molto orgogliosi di aver potuto fare l’intervista senza preventive regole di ingaggio o pressioni che l’avrebbero resa meno autentica e soprattutto meno utile agli spettatori».

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