Maria Rosaria Boccia e l’intervista negata a Bianca Berlinguer: «Voleva fare solo gossip. Così m’hanno bloccata 2 ore in camerino»

L’imprenditrice che ha fatto cadere Sangiuliano spiega il forfait alla trasmissione su Rete 4: «Il confronto con gli altri giornalisti? Lo avevo chiesto io!»

Ha lasciato sbollire la rabbia, o forse s’è presa il tempo per mettere a punto l’«autodifesa» giusta. All’indomani della mancata partecipazione al programma È sempre Carta Bianca di Bianca Berlinguer, Maria Rosaria Boccia torna sui social per spiegare ai suoi seguaci perché si sia rifiutata di presentarsi in diretta nello studio della trasmissione come solo poche ore prima aveva lei stessa annunciato in pompa magna. L’intervista doveva esser divisa in due blocchi, ricostruisce su Instagram l’imprenditrice la cui liaison politico-sentimentale con Gennaro Sangiuliano ha portato alle dimissioni del ministro della Cultura. «Blocco 1: In studio io e Bianca Berlinguer per ricostruire il caso. Blocco 2: Confronto con i giornalisti (che ho chiesto io)». Dunque, cosa non avrebbe funzionato nel tradurre questo progetto in realtà? Boccia lo spiega in un’altra story sul suo profilo. In cui non menziona mai la conduttrice della trasmissione di Rete 4, ma è chiaro che è che con lei ad avercela in particolare. «Ci siamo confrontate in camerino per ricostruire la vicenda da raccontare nel primo blocco, dedicato all’intervista. Ho subito percepito chiaramente che non c’era l’intenzione di ascoltare la verità, ma piuttosto di trasformare il tutto in un dibattito politico e in gossip». Non è chiaro cos’abbia fatta incupire Boccia in quell’incontro dietro la quinta con Berlinguer. Anche se secondo i retroscena usciti stamattina su alcuni giornali l’imprenditrice non avrebbe apprezzato la battuta della conduttrice nel faccia a faccia: «Non è che mi stai registrando?». «Ma per chi mi prendi?», le avrebbe risposto la 41enne di Pompei.


I patti violati e il «placcaggio» in camerino

Quello che preme all’influencer, comunque, è sgobbare il campo dall’insinuazione che avrebbe avuto timore di confrontarsi con altri ospiti (giornalisti), sotto il prevedibile fuoco di fila delle domande. Dopo aver chiarito di avere addirittura «chiesto io» quel confronto a più voci, Boccia assicura: «Non abbiamo mai discusso del secondo blocco e del tipo di domande che avrebbero fatto. Il primo blocco era dedicato ripeto unicamente a definire i contorni chiari della vicenda. Avevo chiesto la formula dei due blocchi perché sarei entrata nel secondo solo con una base di verità solida, che avrebbe permesso di cercare la verità autentica, evitando il gossip e qualsiasi possibile strumentalizzazione politica». Qualcosa evidentemente s’è però rapidamente rotto, dopo il colloquio iniziale con Berlinguer e i suoi. A quel punto Boccia avrebbe chiarito di voler rinunciare all’ospitata e andarsene. E, denuncia ora, sarebbe stata praticamente «placcata» dagli organizzatori nel tentativo di farle cambiare idea. Boccia parla di «due ore in cui sono stata trattenuta nel camerino dalla insistente e reiterata volontà di farmi partecipare alla trasmissione e quindi contro la mia volontà». Un confronto andato avanti con ogni evidenza anche a trasmissione già ampiamente iniziata. Fino al diniego definitivo, di cui la conduttrice ha dovuto dare conoscenza, non senza imbarazzo, in diretta tv.


Leggi anche: