Lo studente picchiato e derubato in Stazione Centrale a Milano: «Almeno ho passato il test all’università»

Gli hanno preso l’orologio, la collanina d’oro, i vestiti, il carica batterie del telefono e il profumo

«Sono arrabbiato. È stato scioccante. Ora mi sono ripreso, anche se mi pesa che mi abbiano rubato l’orologio: era un regalo di mio papà, ci tenevo molto. Purtroppo non avrò più nulla indietro». Simone L., 19 anni, vive a Capriate San Gervasio in provincia di Bergamo. Da ottobre è iscritto a professioni sanitarie a Milano. Ha sostenuto il test d’ammissione nonostante l’aggressione subita. E l’ha anche passato. Oggi racconta all’edizione milanese del Corriere della Sera come è andata: «Sono arrivato con il treno e ho fatto colazione in un bar vicino al McDonald’s in piazza Duca d’Aosta. Poi sono sceso nel tunnel per prendere la linea verde del metrò fino alla fermata Piola. Direzione Città Studi». Ma prima di arrivare ai tornelli è stato aggredito.


La rapina

Per rapinarlo «di poche cose. Appena ho sorpassato una delle persone del gruppetto, sulla destra del sottopasso, sono stato colpito con un pugno alle spalle. Non lo so, forse ha notato che ero al telefono pensando così che potessi avere dei soldi. Poi gli altri mi hanno bloccato contro il muro strappandomi l’orologio, la collanina d’oro, i vestiti, il carica batterie del telefono e il profumo che avevo nello zaino. Ho provato a svignarmela, alla fine loro sono scappati. Per fortuna ero al telefono con mio papà». Il padre ha allertato i soccorsi: «La telefonata non è caduta e lui ha sentito che, rivolgendomi a due passanti che avevo visto vicino alle scale d’uscita, urlavo: “Aiuto, chiamate la polizia”». Gli era già successo «sempre a Milano. Ma era un contesto diverso. Quella volta ero stato preso di mira, ancora da un gruppetto, fuori da una discoteca».


La denuncia

Dopo la denuncia è andato in ospedale: «Avevo qualche dolore in vari punti del corpo. Mi hanno morso il dito strappandomi parti di pelle. Mi facevano male anche la faccia, il braccio destro e la mano sinistra per varie contusioni». Nel frattempo ha avuto il risultato della prova: «Sì, l’ho passato. Sono contento. A ottobre inizieranno le lezioni». Non ha paura di muoversi per Milano adesso, «ma starò più attento. Cosa che comunque non dovrei fare in città perché dovrebbe esserci la sicurezza di spostarsi liberamente, senza alcun tipo di timore. Non bisogna essere preoccupati di girare per strada. In quel caso, se non rimanessimo tranquilli, significherebbe che abbiamo fallito come società e istituzioni».

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