Gli Oasis potrebbero tornare a Knebworth, lì dove si consacrò il loro mito

Nel 1996 in quel luogo riunirono 250mila persone. Quasi il 5% dell’intera popolazione inglese provò ad acquistare un biglietto

Nell’agosto del 1996 gli Oasis scrissero un pezzettino di storia della musica. Lo fecero con quello che è stato per sette anni il più grande concerto della storia inglese: il live di Knebworth, un piccolo villaggio nell’Hertfordshire settentrionale. Si calcolò che all’epoca 2,5 milioni di persone da tutto il mondo provarono ad acquistare il biglietto (costo: 22 sterline), quasi il 5% di tutta la popolazione inglese ci provò, mettendosi in fila giorni prima, infiammando le linee telefoniche. Solo in 250mila ce la fecero e finì tutto in sold-out in sole 24 ore, senza l’ausilio delle piattaforme di ticketing. Un’impresa.


Da Freddie Mercury a Robbie Williams: un luogo magico

Knebworth Park, dove sorge la Knebworth House, dimora di Henry Lytton Cobbold, 3° Barone Cobbold, fino a quel momento era il luogo in cui per l’ultima volta Freddie Mercury si esibì davanti ad un pubblico, dieci anni prima, in chiusura del Magic Tour dei Queen. Un record, come già detto, durato sette anni, poi Robbie Williams nel 2003 raggiunse quota 375mila. Ma il live degli Oasis in realtà, a prescindere dai numeri, celebrò il loro mito, li consacrò alla storia del brit pop, anzi, consacrò il brit pop alla storia della musica, certificò la ripresa di un paese intero dopo i difficili anni ’80. Da lì a poco infatti molte cose sarebbero cambiate, non solo nella storia degli Oasis, come sappiamo bene, ma anche nella storia della musica a livello globale. Quel live fu documentato con un album e con un film dai tratti sconvolgenti, anche per lo stesso Noel Gallagher, che dopo averlo visto commentò: «Ero così fottutamente arrogante all’epoca che non me ne sono accorto».


Il ritorno

Secondo indiscrezioni riportate dal The Sun, pare che ai fratelli Gallagher sia balenata per la testa l’idea di tornare Knebworth per soffiare il primato a Robbie Williams, che ai tempi rappresentava l’altra faccia della medaglia del pop inglese dell’epoca, per questo non troppo amato da due fratelli che, come è noto, non si sono amati mai così tanto nemmeno fra di loro, quindi figuriamoci. Ci sarà da aspettare a quanto pare, come rivela la fonte del quotidiano inglese: «Sono pienamente impegnati a tornare l’anno prossimo – ha detto – e vogliono vedere come si integrano prima di trasformare questa idea in realtà». Per la serie: «ci tiravamo strumenti musicali nel backstage fino ad una manciata di anni fa, non facciamo il passo più lungo della gamba», probabilmente l’atteggiamento più corretto. Ma «un ritorno a Knebworth sembra un sogno irrealizzabile, è qualcosa che Noel e Liam stanno prendendo in considerazione». Questa reunion, forse la più attesa della storia della musica mondiale, doveva limitarsi a due eventi nel Regno Unito, che poi si sono moltiplicati e che ora diventano un tour europeo, probabilmente mondiale. Non solo: per il duo non sono previsti nuovi album in uscita. Anche se Liam Gallagher su X, in risposta ad un utente, ha dichiarato che un album nuovo ci sarebbe e sarebbe anche, citiamo, «già finito». Che non sia proprio Knebworth la destinazione finale del nuovo capitolo della strepitosa favola dei fratelli Gallagher?

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