«Guardo al futuro». «Sei cattiva e ridicola»: il dibattito tra Donald Trump e Kamala Harris su Abc
«Voglio guardare al futuro. Non al passato». Così Kamala Harris ha concluso il dibattito con Donald Trump sulla rete Abc condotto da Linsey Davis. La candidata Dem ha detto di voler intraprendere «un nuovo cammino». Con una «visione inclusiva» che investa nelle piccole imprese e nelle famiglie. E di voler difendere i diritti civili, a partire dall’aborto. «Da procuratrice, da senatrice, da vicepresidente ho sempre avuto un solo cliente: la gente», ha detto. Promettendo di essere «un presidente che si occupa di voi e non mette al primo posto se stesso». Lo sfidante invece è andato all’attacco: «Perché tutte queste cose meravigliose che promette non le ha fatte in questi tre anni e mezzo?».
Il dibattito
Trump è arrivato a Philadelphia, luogo del dibattito, in aereo. Con lui c’erano il figlio Eric e la moglie di quest’ultimo, Lara. Mentre Melania alla fine non ha partecipato. Harris era accompagnata dal marito Doug Emhoff, dalla sorella Maya e da suo marito Tony West. La rete Abc ha deciso di non effettuare fact-checking in diretta durante il dibattito. Che è cominciato con la consueta stretta di mano tra i due contendenti (con Joe Biden il contatto non c’era stato). La prima a parlare è stata la candidata Dem, che ha accusato Trump di voler tagliare le tasse ai miliardari. «Abbiamo problemi con le case, intendo aumentare il credito di imposta per i bambini. Il mio piano è dare una deduzione fiscale di 50 mila dollari alle piccole attività». Trump ha replicato che Harris non ha nessun piano e stava copiando le proposte di Biden.
Il pasticcio di Trump
Harris è andata all’attacco anche sull’eredità lasciata ai democratici da Trump alla Casa Bianca: «Ci ha lasciato la disoccupazione più altra dalla Grande Depressione. Quello che abbiamo fatto è stato mettere a posto il pasticcio che lui ha creato». Poi lo ha accusato di voler attuare il Project 2025, un piano di estrema destra per gli Stati Uniti. Lui ha replicato di non saperne nulla. «Ho creato una delle economie più forti della storia e lo rifarò», ha poi risposto, ricordando la sua politica dei dazi, in particolare contro la Cina. E denunciando la «terribile situazione economica» attuale con una inflazione troppo alta. Che è «un disastro non solo per la middle class ma per tutte le classi». Il tycoon ha quindi attaccato gli immigrati che «portano violenza e rubano il lavoro agli americani».
La Cina e il marxismo
Harris ha anche accusato il suo sfidante di aver venduto gli Stati Uniti alla Cina «per dare a Pechino la possibilità di rafforzare il suo esercito». E ancora: «Durante il Covid ha persino ringraziato Xi Jinping». Trump ha replicato definendola «una marxista che ha distrutto il paese con politiche che sono folli». Poi il dibattito si è spostato sull’aborto. Ancora Harris ha accusato Trump di «diffondere un mucchio di bugie» sulle interruzioni di gravidanza. «Sono convinta che gli americani ritengono che certe decisioni sulle nostre libertà non devono essere prese dal governo», ha sostenuto. Trump ha ripetuto anche in studio in risposta che i Democratici sono favorevoli a «uccidere il bimbo al nono mese».
L’aborto
Trump ha detto che anche Tim Walz, candidato vice di Kamala Harris, è favorevole: «Dicono che decideranno cosa fare del bambino dopo nato». Il tycoon lo ha detto durante il suo intervento in cui doveva spiegare quale fosse la sua posizione sul diritto d’aborto. La conduttrice di Abc Davis ha contestato la sua affermazione, dicendo che negli Stati Uniti non è permesso abortire al nono mese o «uccidere» il bambino dopo la nascita. Il battibecco è proseguito quando Trump ha accusato gli immigrati di mangiare cani e gatti, mentre Harris ha detto che la gente se ne va dai suoi comizi «perché si annoia». Ha anche negato di voler bloccare il fracking.
L’attentato
Il tycoon ha accusato il Partito Democratico di aver usato la giustizia contro di lui. Poi ha parlato dell’attentato: «Forse ho preso quasi una pallottola in testa per la loro retorica contro di me, per avermi additato come una minaccia alla democrazia». Harris lo ha accusato di aver fomentato una rivolta violenta a Capitol Hill e che ha minacciato un «bagno di sangue» se non vincerà a novembre. Tra i due c’è stato un altro battibecco quando Harris lo ha interrotto: «Sto parlando io», le ha detto, riecheggiando l’ormai famosa frase usata da Harris con Mike Pence nel dibattito tra candidati vicepresidenti. Poi ha detto che la sua sfidante è «cattiva e ridicola», rimarcando che il 6 gennaio «non è morto nessuno» e ha parlato di una manifestazione pacifica. Harris gli ha risposto ricordando i 140 poliziotti feriti.
«Ti ridono alle spalle»
In politica estera, Harris ha detto che i leader stranieri «ridono dietro» al suo sfidante, perché «pensano che sia una disgrazia». Ha chiesto di concludere «immediatamente» la guerra a Gaza. E Trump ha replicato che con lei alla Casa Bianca «Israele non esisterà più in due anni». La sfidante ha anche detto che con Trump presidente Vladimir Putin si troverebbe a Kiev: «Sei amico di un dittatore che ti si mangerebbe a colazione».
Sull’identità razziale di Harris l’ex presidente ha detto: «Non me ne potrebbe fregare di meno. Qualunque cosa voglia essere, per me va bene. Decida lei». Alla fine Trump ha detto che questo è stato il suo miglior dibattito di sempre e ha accusato i giornalisti di Abc di faziosità. Harris ha chiesto subito un secondo dibattito, segno di forza e sicurezza. E alla fine del dibattito ha incassato il prezioso endorsement di Taylor Swift.
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