Il sindaco di Genova Bucci è malato ma sarà candidato in Liguria: «Mi rimangono 3 anni di vita? Li spendo così»
Sarà il sindaco di Genova Marco Bucci il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria. Bucci sarà lo sfidante di Andrea Orlando per l’eredità di Giovanni Toti, azzoppato dall’inchiesta per corruzione. Il primo cittadino però è malato, come spiega in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: «Ho appena finito le mie trenta sedute di radioterapia. Ho appena cominciato con l’immunoterapia. Iniezioni di anticorpi monoclonali per i cosiddetti tumori sensibili, una ogni ventuno giorni. Ho mandato alcune mie cellule a un laboratorio in Germania per vedere come reagiscono al farmaco: pare che siano recettive. Insomma, funziona».
Il tumore di Bucci
Bucci a maggio aveva detto che i medici gli avevano concesso di fare «un’ultima vacanza» in barca a vela. «Non buttiamola sul patetico, per favore. Io mi riferivo a ultima prima delle terapie. Certo, non ero un fiore. E la diagnosi che mi era stata fatta non autorizzava all’ottimismo», dice oggi. La malattia del sindaco era stata citata anche da Toti: «Sarebbe la persona ideale, ma sta molto male…». La diagnosi è impietosa: «Cancro metastatico alle ghiandole linfatiche nel collo. Me l’hanno diagnosticato il 30 maggio. Operato il 3 giugno. Mi hanno levato una trentina di linfonodi. Così per cominciare. Come le ho detto, le cure continuano».
Bucci dice che la sua candidatura è «un segno di speranza, comunque la si guardi. Quando è iniziata questa storia, ho detto che non mi sarei candidato per due motivi. Il primo era che volevo arrivare fino al termine del mio mandato di sindaco della mia città. Il secondo era la mia salute».
La conversazione con Meloni
«Se mi conoscono tutti come u sindacu che cria, il sindaco che grida, garantisco che i linfonodi non sono riusciti ad annullare la mia capacità di urlo. Ci riesco ancora, anche piuttosto bene», aggiunge Bucci. Che poi fa sapere che a convincerlo sono stati «40 minuti di conversazione con Giorgia Meloni. Oltre a quelle fatte con gli altri leader del centrodestra, che ringrazio per la fiducia». La premier gli ha descritto la situazione: «Diventa ogni giorno più evidente che qui in Liguria c’è problema grosso. Non voglio lasciare la mia regione ai signori del No. Magari sanno finanziare le opere con un decreto, ma poi le rallentano con le loro contraddizioni interne». Il primo cittadino è caustico: «Tra un mese e mezzo faccio 65 anni. Sono un civil servant, almeno mi ritengo tale. Ora, senza esagerare, c’è una emergenza politica».
Tre anni di vita
Po scherza: «Quando uno è malato, essere impegnato tutti i giorni aumenta l’adrenalina, che poi aiuta il sistema immunitario. Se invece ci si abbatte e ci si lascia andare, va ancora peggio. Diciamo che fare la campagna elettorale sarà una buona terapia». Ne ha parlato in famiglia? «I miei figli mi hanno detto di fare attenzione. Mi hanno detto: “Vero che non hai tanti soldi, ma vogliamo aspettare ancora un po’, così ne prendiamo ancora di più…”. Sono dei veri genovesi. Mia moglie invece non è contenta. Secondo lei mi sacrifico troppo. Ma ci siamo messi d’accordo, come sempre in una vita trascorsa insieme». Infine: «Me la sento. Se mi rimangono tre anni di vita, li spenderò così. Se ne ho cinque, riesco a fare il presidente fino al termine del mandato. Invece se poi me ne restano altri dieci, me li faccio tutti in barca a vela».
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