Paderno Dugnano, in migliaia ai funerali della famiglia uccisa dal figlio 17enne. L’arcivescovo Delpini: «Tragedia incomprensibile»
A Paderno Dugnano è il giorno dei funerali della famiglia di Fabio, Daniela e del loro figlio Lorenzo di 12 anni, uccisi la notte tra il 31 agosto e il 1° settembre da Riccardo, il 17enne che ha confessato di aver fatto una strage in famiglia. L’ultimo saluto alla famiglia è avvenuto nel pomeriggio di oggi, giovedì 12 settembre, nella chiesa di Santa Maria Nascente. A celebrare i funerali c’era l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, che ha prima incontrato i soli parenti delle vittime per un momento di raccoglimento privato e poi ha aperto le porte della parrocchia per accogliere le tante persone accorse per la messa.
Il lutto cittadino
Il comune di Paderno Dugnano ha proclamato il lutto cittadino per tutta la giornata «in segno di vicinanza al dolore dei familiari e per testimoniare il comune e profondo sentimento di cordoglio dell’intera comunità padernese». Le bandiere esposte fuori dal municipio e degli altri edifici pubblici sono state esposte a mezz’asta, mentre le manifestazioni pubbliche sono state sospese. A mezzogiorno, i cittadini sono stati invitati a osservare un minuto di silenzio.
La chiesa gremita
La chiesa dove si svolgono i funerali non è abbastanza capiente per consentire l’ingresso alle migliaia di persone accorse per dare un ultimo saluto alla famiglia. Così, il comune ha deciso di predisporre un impianto di amplificazione audio che diffonda le parole dell’arcivescovo di Milano e degli altri oratori anche al di fuori dell’edificio. «Mi immagino che accogliendo Lorenzo il Signore Dio gli abbia detto ‘perché sei qui, così giovane? Da dove vieni? Che cosa sono queste ferite? Che cosa è stato della tua vita?», ha detto Delpini all’inizio della sua omelia, parlando di una «incomprensibile tragedia». L’arcivescovo ha anche provato a immaginare la risposta che il piccolo Lorenzo, fratello del 17enne reo confesso, avrebbe dato a Dio: «La mia vita è stata un inizio, la mia vita è stata un sogno. Forse qualcuno dirà che la mia vita è stata un niente. Ma invece io voglio essere un inno alla vita, io voglio vivere. Mio fratello mi ha impedito di diventare grande e inseguire sogni, ma continuo a vivere in questa gloria della tua casa».
In copertina: I funerali delle tre vittime della strage di Paderno Dugnano, nel Milanese, 12 settembre 2024 (ANSA/Matteo Corner)
Leggi anche:
- Paderno Dugnano, Riccardo C. potrà incontrare i nonni. Oggi i funerali dei genitori e del fratello di 12 anni
- Paderno Dugnano, Riccardo C. vuole seguire un percorso di recupero: «Mi curo e torno a studiare»
- Paderno Dugnano, il racconto del 17enne: «I miei si sono svegliati e io ero lì col coltello in mano. Poi l’avrei pulito per incolpare altri»