Missili guidati da piccioni, animali che respirano con l’ano e vermi ubriachi: ecco a voi gli IgNobel 2024
I missili guidati da piccioni, i vermi ubriachi e le trote morte che nuotano. Non sono barzellette o storie di fantasia, bensì alcune delle ricerche vincitrici degli IgNobel 2024, il premio che celebra le scoperte scientifiche più bizzarre e insolite. L’iniziativa, nata nel 1991, seleziona studi che, oltre a strappare un sorriso, stimolano una riflessione sulla curiosità e creatività scientifica. Dopo gli anni difficili della pandemia, l’edizione 2024 è tornata in presenza al Massachusetts Institute of Technology (MIT), dove aveva avuto luogo per le prime edizioni, prima di trasferirsi all’università di Harvard. Organizzata dalla rivista Annals of Improbable Research e condotta dal fondatore Marc Abrahams, la cerimonia ha visto la partecipazione di autentici premi Nobel. Che, come da tradizione, hanno presentato i vincitori. Il tema di quest’anno era la famosa Legge di Murphy, riassumibile nell’idea che «se qualcosa può andare storto, lo farà».
Gli Stati Uniti tra piccioni nei missili e trote morte che nuotano
Tra i vincitori dell’IgNobel di quest’anno ci sono gli Stati Uniti, premiati per un curioso studio che ha esaminato la possibilità di utilizzare piccioni vivi all’interno dei missili per guidarne la traiettoria. Sebbene possa sembrare incredibile, il progetto è stato in realtà un tentativo reale durante la Seconda guerra mondiale. Gli Usa hanno vinto anche il premio per la fisica, con una ricerca che ha dimostrato che una trota morta possa continuare a nuotare, sollevando curiosità su come la fisica del movimento e dei fluidi possa spiegare fenomeni insoliti anche dopo la morte di un organismo.
Vermi ubriachi e rotazione dei capelli
In campo chimico, Olanda e Francia si sono aggiudicati il premio per aver utilizzato la cromatografia. Ovvero una tecnica di laboratorio, per distinguere i vermi ubriachi da quelli sobri. Anche la botanica ha avuto il suo momento di gloria con una ricerca congiunta condotta da Stati Uniti, Germania e Brasile, che ha dimostrato come alcune piante vere imitino le forme delle piante di plastica se poste nelle loro vicinanze. L’IgNobel per l’anatomia, invece, è stato conquistato da Francia e Cile. Grazie a uno studio sulla direzione di rotazione dei capelli. La domanda a cui rispondere era se cambia a seconda dell’emisfero in cui si vive.
Effetto placebo e respirazione con l’ano
In medicina, invece, il premio è stato conquistato da un team di scienziati provenienti da Svizzera, Germania e Belgio, che hanno dimostrato come l’effetto placebo di un falso farmaco con conseguenze collaterali dolorosi possa essere più efficace di un placebo innocuo. Un risultato che sottolinea quanto la percezione del dolore possa influenzare il nostro corpo e la nostra mente. Per la fisiologia, il riconoscimento è andato a Stati Uniti e Giappone per aver scoperto che molti mammiferi possono respirare attraverso l’ano.
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