Frontex, -39% gli arrivi dei migranti in Europa nel 2024. Le nuove rotte passano per l’Est
Da gennaio ad agosto 2024 sono diminuiti drasticamente gli attraversamenti irregolari delle frontiere dell’Unione europea, calando del 39% rispetto all’anno passato. È quanto emerge dai dati preliminari che l’agenzia comunitaria Frontex ha pubblicato nella mattina di venerdì 13 settembre. I numeri del fenomeno si attesterebbero poco al di sotto dei 140mila singoli passaggi, tenendo però conto che un individuo può attraversare il confine più volte in luoghi diversi. I principali Paesi di provenienza sono Siria, Mali e Afghanistan.
Sempre meno nel Mediterraneo centrale
Per i primi due terzi del 2024 sembrerebbero dunque in calo i flussi migratori che da decenni premono sui confini degli stati europei. Gli attraversamenti sono maggiormente diminuiti lungo le rotte che attraversano i Balcani occidentali e il Mediterraneo centrale (rispettivamente -77% e -64%). Una tendenza che avevano già iniziato a manifestare durante gli scorsi rilevamenti compiuti dall’agenzia frontaliera. Il motivo, spiega Frontex, è che «i flussi migratori sono stati ridotti», assestandosi per il Mediterraneo centrale a 41.250 passaggi irregolari. Una riduzione non tanto dovuta a uno spegnimento “naturale” della rotta, bensì a «misure preventive adottate dalle autorità tunisine, libiche e turche». Oltre che agli accordi «firmati dall’UE e dai singoli Stati membri con i principali Paesi di ultima partenza». Nonostante ciò, la rotta che passa per il Mediterraneo centrale rimane la più attiva. Seguita da vicino – 37mila ingressi – dal Mediterraneo orientale. Dove però il trend è in netto aumento, +39%.
Sempre di più attraverso le Canarie e i confini orientali
L’aumento della pressione migratoria dalla Turchia ha permesso a «gruppi di contrabbandieri e reti criminali» di sfruttare nuove modalità di guadagno e «massimizzare i profitti». Con una innovazione di metodo: per raggiungere le coste delle isole greche non usano più gommoni ma motoscafi, più difficili da individuare. Sempre più persone, poi, entrano in territorio europeo tramite l’Africa occidentale e il Confine con la Polonia e i Paesi Baltici. Alla fine di agosto, le Isole Canarie avevano registrato ingressi per 25mila persone, un aumento del 123% rispetto a un anno fa. Un incremento senza precedenti è anche quello che caratterizza tutti quei Paesi che sono direttamente prospicienti l’area d’influenza russa. Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia: un lunghissimo confine terrestre che nei primi otto mesi di quest’anno è stato oltrepassato da 11.270 persone (+193% rispetto al 2023). Crescita anche nella rotta della Manica: +13% e 41mila passaggi registrati.
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