Consulenze alla moglie e la villa da 24 mila euro: le accuse a Sergio Castellitto per il Centro Sperimentale del Cinema
Una villa storica per il festival di Venezia e mezzo milione di euro per incarichi e consulenze. Tra cui quella alla moglie Margaret Mazzantini. Il nuovo presidente del Centro Sperimentale di cinematografia di Roma Sergio Castellitto è nei guai. E a polemizzare è Marco Grimaldi di Alleanza Verdi Sinistra, che ha annunciato un’interrogazione al ministro della Cultura Alessandro Giuli. Al centro il licenziamento del dirigente della Cineteca Nazionale Stefano Iachetti «che ha avuto il coraggio di sostenere i 17 collaboratori lasciati a casa». Ma anche il ruolo di Castellitto. Accusato di mandare a casa i lavoratori mentre aumenta consulenze, avvocati e spese inopportune. Come quella di Venezia.
Villa Gallo
Grimaldi accusa Castellitto di aver sperperato denaro pubblico. Come in occasione dell’affitto (costato 24 mila euro) di Villa Gallo a Venezia, a pochi passi dal Lido. «Verificherò con richiesta di accesso agli atti, perché ad oggi, non è stato riportato nella sezione Amministrazione Trasparente del sito come richiesto dall’Autorità anticorruzione», annuncia Grimaldi. Poi ci sono le consulenze. Già al centro di un’altra interrogazione, stavolta a Sangiuliano, arrivata il 30 luglio scorso: «Da una semplice ricerca online si apprende che si spendono 517mila euro per nuovi incarichi, non tutti necessari». Tra queste ci sono i anche 4mila euro per Margaret Mazzantini, moglie di Castellitto dal 1987, che il 20 giugno è stata relatrice del convegno Diaspora degli artisti in guerra a cui ha preso parte anche lo scrittore David Grossman, pagato la stessa cifra della scrittrice italiana.
L’incarico
Ma anche l’incarico da 12 mesi di Angelo Tumminelli per “attività di ausilio al Presidente con riferimento alle attività istituzionali della Fondazione” e 105 mila euro di costi. Tumminelli è il produttore che nel 2022 portò sul palcoscenico dopo 20 anni Castellitto con un testo di Mazzantini: Zorro, un eremita sul marciapiede. E le consulenze legali. Con tre avvocati che costano 417mila euro, nonostante il Csc possa avvalersi del gratuito patrocinio dell’Avvocatura dello Stato. Un responsabile della comunicazione, dott. Mario Sesti per 40mila euro. E un direttore editoriale, monsignor Dario Edoardo Viganò, in ragione di 25mila euro»