Sophia Loren, i 90 anni, le influencer e il piatto preferito di Mastroianni: «I fagioli con le cotiche»

L’attrice ricorda la sua carriera e parla delle donne in politica e nel cinema: «Paola Cortellesi è una poetessa»

Il 20 settembre Sophia Loren festeggerà i 90 anni. E oggi Natalia Aspesi la intervista su Repubblica: «Gli ostacoli ci sono e io ricordo quanti ne siano sorti intorno a me per impedirmi di essere felice. Io ogni cosa l’ho combattuta fino a quando me ne sono liberata. Eppure dalla mia giovinezza a oggi le donne sono andate molto avanti, quasi in cima. Kamala Harris in America e von der Leyen in Europa sono esempi di donne che non solo vivono secondo le loro visioni di progresso e uguaglianza, ma la loro missione è trasformare queste battaglie in realtà per il beneficio di tutte le donne», esordisce. Dice poi che i suoi film preferiti tra quelli in cui ha recitato sono La ciociara e Una giornata particolare.


I suoi film preferiti

«Sono due film di cui sono estremamente orgogliosa, poiché rappresentano nel senso più profondo il mio lavoro come attrice. Sono così orgogliosa dei momenti che ho creato in questi film, insieme ai registi naturalmente, momenti che hanno toccato i cuori delle persone in tutto il mondo, ma che hanno anche parlato alle donne in modo molto diretto. Non posso però non aggiungere a questa risposta anche il mio ultimo film La vita davanti a sé», spiega parlando dell’opera con il figlio. «Sai, io non rimpiango mai ciò che mi è sfuggito, preferisco pensare che domani troverò qualcosa di meglio, chissà, magari un nuovo capolavoro come se avessi vent’anni…», aggiunge. E conclude: «Ma io a tutto penso, tranne che alla morte!». Anche se «io resto decisamente napoletana, sono superstiziosa: e così preferisco non parlarne. Ma una cosa è certa: non smetto di cercare, di pensare che da qualche parte c’è un ruolo che non mi farà dormire la notte».


Le influencer

Loren dice anche la sua sul mondo delle influencer: «Se mi ricordo, noi dovevamo saper fare qualcosa per diventare visibili. Io, lo so, ero anche gradevole, bella va’, e tutto è diventato grande, inimmaginabile. Erano anche tempi speciali, la fine della guerra, la povertà: oggi posso dire che questo nuovo mondo non lo conosco per dare un commento obiettivo, quindi me ne sto zitta». E rivela di guardare la sera a letto le serie tv: «Ho amato l’inglese The Crown che ha raccontato la storia anche bruttina dell’attuale monarchia. Però io preferisco i film e mi è molto piaciuto quello di Paola Cortellesi C’è ancora domani . Mi ha davvero commosso vedere come maturava quel finale, con le donne che alla fine della guerra perduta possono finalmente andare a votare, nel ’46. Mi ha fatto pensare a cosa io ero in quel periodo, una ragazzetta di dodici anni magra e spaventata. Cortellesi è una vera poetessa».

L’oro di Napoli

Parla di Vittorio De Sica: «Quando ci siamo incontrati per la prima volta a Cinecittà, stavo uscendo dall’ennesimo provino che avevo fallito. Abbiamo iniziato a conversare e ci siamo subito trovati in sintonia. Quando mi ha offerto il ruolo nell’episodio de L’oro di Napoli, l’ho avvertito che sarei stata un’orribile candidata per un provino. Mi ha guardato con gli occhi pieni di tenerezza e comprensione e mi ha detto che non avevo bisogno di fare quel provino. La nostra conversazione era stata sufficiente per convincerlo che ero perfetta per il ruolo. È stata la prima volta nella mia vita che qualcuno ha creduto in me e ha scommesso su di me». E poi di Marcello Mastroianni: «Eravamo legatissimi, in un tempo di allegria. E a proposito di cucina, di legami forti e di cose semplici, Marcello era una gran forchetta, un golosone. Il piatto che voleva da me era robusto e glielo preparavo col cuore: fagioli con le cotiche».

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