Boccia attacca ancora Beatrice Venezi: la consulenza a Sangiuliano, il G7 di Pompei e il super-compenso. E lei va su tutte le furie

L’imprenditrice-influencer rilancia accuse e sospetti contro la direttrice d’orchestra preferita dalla destra di governo. Che replica: «Mai preso un euro per presentare i miei libri»

Non si placa lo scontro tra la direttrice d’orchestra Beatrice Venezi e Maria Rosaria Boccia. Che oggi torna anzi ancora una volta al suo attacco, rigorosamente via social. Lo scontro ha avuto inizio quando Boccia ha adombrato presunti conflitti di interesse dei consiglieri dell’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, citando esplicitamente Venezi. Quest’ultima, che era stata incaricata di recente di dirigere il concerto del G7 della Cultura a Pompei in programma il 20 settembre, ha poi reagito con una denuncia per diffamazione e una frecciata sprezzante nei confronti di Boccia: «Si rassegni, non sono al suo livello, né lo sarò mai». Dopo qualche giorno di calma apparente, Maria Rosaria Boccia è tornata alla carica, utilizzando le sue stories e un post su Instagram per condividere una serie di elementi a sostegno delle sue accuse: ha pubblicato alcuni screenshot per dimostrare le sue dichiarazioni, con riferimento all’incarico di Venezi come consigliera del ministro della Cultura per la musica, con un compenso di 30 mila euro dall’11 novembre 2022. «Ad oggi non risulta nessuna consulenza agli atti», ha scritto, allegando il link al sito del ministero.


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Il concerto del G7

In un post Instagram, Boccia ha anche commentato la notizia del 12 settembre riportata dall’Ansa, che confermava la partecipazione di Venezi come direttrice d’orchestra per il concerto del G7. Secondo quanto riporta Boccia, inizialmente era previsto un compenso per Venezi pagato dal ministero, ma successivamente la somma sarebbe stata gestita direttamente dall’orchestra, il cui compenso sarebbe nel frattempo aumentato. Boccia ha puntato il dito su questa situazione, insinuando che ci siano state irregolarità o cambiamenti poco chiari nella gestione finanziaria dell’evento.

La querelle sulla presentazione del libro

Ma non è tutto. Boccia ha pubblicato la locandina di un evento che prevedeva la presentazione del libro di Venezi, «Puccini contro tutti», fissata per il 19 settembre a Pompei. Secondo Boccia, l’evento sarebbe stato cancellato solo dopo l’intervento di Sangiuliano, il quale avrebbe ricordato a Venezi che, essendo ospite del ministero, non poteva ricevere un compenso. Un’accusa questa che ha mandato su tutte le furie la direttrice d’orchestra: «Non ho mai preso un centesimo per le presentazioni dei miei libri. Le ho sempre fatte a titolo gratuito», rivendica Venezi su Instagram, denunciando la superficialità di chi diffonde notizie senz’alcun fondamento che «sviliscono il lavoro di chi svolge questa professione con dedizione e amore per la verità».

L’affondo finale

Boccia ha comunque evidentemente il dente avvelenato con Venezi, da ultimo pure per il suo commento sprezzante nei confronti dell’imprenditrice-influencer. Così la carrellata social si chiude con l’ultimo affondo contro la direttrice d’orchestra: «Ha proprio ragione. Non sono al suo livello!». Poi una citazione di Fabrizio Caramagna piena di veleno: «L’onestà guarda dritto negli occhi. La disonestà guarda dritto nelle tasche».

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