Il ritorno dei Pinguini e di Masini, ma anche Lazza con Pausini e Fedez con Niky Savage. Tutte le recensioni alle nuove uscite

Pugni – Foglie morte

Una chitarra elettrica e una voce, Pugni con questi due elementi e una rara sensibilità, riesce non solo a rielaborare il concetto di tempo, quello per cui l’autunno è solo «una primavera con le foglie morte», ma proprio a bloccarlo, a restituirci l’istantanea precisa di un ragionamento profondo sul tempo che ci scorre sotto i piedi. Tutto infatti è sospeso, anche le sonorità sono quasi bloccate, piegano la schiena fino a diventare punti interrogativi, come se fossimo finiti nella tana del Bianconiglio, ma senza fretta e follia, un attimo di niente per pensare al tutto. Così quelle foglie morte finiamo per essere noi, sospesi, senza un tempo preciso, senza una direzione precisa, senza riuscire a prende il controllo di una situazione che il vento rende sfuggevole e tu che barcolli tra una cosa e un’altra della tua giornata e ti ricordi che la vita è questa. Serve però un momento per rifletterci e oggi quel momento ce lo regala Pugni con un brano di rara intensità.