Il contratto pre-sesso che i calciatori fanno firmare alle partner scandalizza la Spagna: una clausola prevede lo «stupro accidentale»

La denuncia del presidente della Scuola allenatori spagnola che ha pubblicato le foto del contratto

È scoppiata la polemica mediatica e sociale in Spagna dopo che è venuta a galla l’esistenza di un contratto pre-sesso che diversi calciatori della Liga farebbero firmare alle loro partner prima di avere rapporti intimi. Il motivo? Agire preventivamente affinché possano proteggersi da eventuali accuse di stupro. Accuse che iniziano a venire sempre più alla luce, come successo con l’arresto dell’attaccante del Valencia, Rafa Mir, e la recente condanna per stupro dell’ex difensore del Barcellona, Dani Alves. Il contratto è stato reso pubblico e denunciato sui social da Miguel Galan, presidente della Scuola allenatori spagnola, il quale ha dichiarato di averlo ricevuto da un calciatore straniero.


La clausola sul consenso

Tuttavia, il documento non si limita solo a registrare il consenso della persona coinvolta, ma va ben oltre, elencando dettagliatamente le pratiche sessuali accettate: quali parti del corpo si possono toccare, i tipi di penetrazione e baci consentiti o, ad esempio, se è previsto o meno il cosiddetto dirty talk. Ma l’aspetto ancora più controverso e che sta scandalizzando la Spagna è in una clausola che menziona il cosiddetto «stupro accidentale», una dicitura aberrante che allude alla possibilità che un uomo, durante il rapporto, «muovendosi, potrebbe senza intenzione penetrare l’orifizio femminile». E prevede che venga considerato come «un incidente» e, come tale, l’esistenza di «un consenso retroattivo». Questa clausola ha scatenato forte indignazione perché normalizza implicitamente il rapporto non consensuale e dà una visione distorta del consenso, che non può essere trattato come un contratto statico, ma al contrario, è un dialogo continuo, che deve essere rinnovato e rispettato durante l’intero corso del rapporto intimo.


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