Treviso, trovati i corpi di Susanna Recchia e la figlia di 3 anni: erano abbracciate su un isolotto del fiume Piave

La donna non si sarebbe gettata direttamente dal ponte nel fiume, ma avrebbe lasciato scivolare se stessa e la piccola da una riva del Piave

Le ricerche avviate venerdì sera a Miane, in provincia di Treviso, per la scomparsa di una donna e sua figlia hanno avuto una tragica fine. I corpi di Susanna Recchia, igienista dentale di 45 anni, e di sua figlia di tre anni sono stati trovati abbracciati su un isolotto del fiume Piave, a valle del ponte di Vidor. Il ritrovamento è avvenuto dopo che l’auto della donna, una Volkswagen Tiguan bianca, era stata trovata parcheggiata vicino al ponte, nonché luogo in cui si sono poi concentrate le operazioni di ricerca. Secondo le prime ricostruzioni, Susanna Recchia non si sarebbe gettata direttamente dal ponte nel fiume, ma avrebbe lasciato scivolare se stessa e la piccola da una riva del Piave, come indicano le ultime tracce rinvenute dai cani molecolari. Il corso d’acqua avrebbe poi trascinato i corpi verso l’isolotto situato circa un chilometro a valle.


La separazione e la lettera di addio

La donna lavorava era nota tra vicini e conoscenti come una persona riservata con pochissime amicizie. Oltre alla piccola deceduta con lei, era madre di due figli avuti da una precedente relazione e aveva da poco avviato una separazione. L’ex compagno della donna ha dichiarato che, a suo avviso, non aveva mai manifestato comportamenti preoccupanti, anche se la separazione sembrava averle causato un disagio significativo. A lanciare l’allerta alle autorità era stato proprio il padre della bambina, che ha trovato una lettera d’addio di cinque pagine lasciata da Susanna sul tavolo di casa, prima che lei e la figlia partissero a bordo della Tiguan. La lettera è stata trovata insieme al portafoglio e al cellulare che la 45enne aveva lasciato a casa.


Le ricerche

Le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e la protezione civile hanno impiegato mezzi tra cui elicotteri, droni e cani molecolari per le ricerche, che però si sono concluse con il ritrovamento dei corpi sull’isolotto. Il caso è ora sotto l’indagine del PM di Treviso, Barbara Sabbatini, che deciderà se procedere con le autopsie per chiarire ulteriormente le circostanze della tragedia.

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