Lavoro, attivismo, precarietà: le sfide delle nuove generazioni sul palco del Festival di Open
Lavoro, attivismo e giovani saranno tra i protagonisti del Festival di Open a Parma, dal 20 al 22 settembre. Tra precarietà lavorativa, lotte per i diritti, e nuove generazioni che faticano a farsi spazio, il festival diventa il palcoscenico per discutere delle sfide più urgenti del nostro tempo. Dalle nuove dinamiche che il mondo del lavoro si trova ad affrontare, passando per le difficoltà dei precari, fino all’attivismo sempre più digitale. Scrittrici, esperte, economisti, attivisti e personaggi del mondo dello spettacolo prenderanno voce per affrontare temi caldi e cruciali per le nuove generazioni.
Non è un lavoro per giovani: perché l’Italia non riesce a trattenere gli under 30
Venerdì pomeriggio 20 settembre verrà affrontato il grande tema della fuga dei giovani talenti dall’Italia. In un Paese che sembra incapace di offrire opportunità lavorative concrete agli under 30, rifletteremo sul perché sempre più ragazzi e ragazze decidano di cercare fortuna all’estero. Tito Boeri, direttore di Eco, ex presidente dell’Inps e autorevole economista, insieme all’ex ministra del lavoro Elsa Fornero e al giovane economista di Tortuga Francesco Armillei, cercheranno di fare luce sui meccanismi che continuano a soffocare le prospettive dei giovani italiani e come questi ultimi stiano reagendo. Simona Lombardi, consigliera di amministrazione Magister Group, porterà l’esperienza di chi ha scelto di introdurre la settimana corta nella propria azienda modificando la concezione e la struttura del lavoro per come è stato pensato fino ad oggi. Il panel sarà moderato dalla vicedirettrice di Open, Serena Danna, che dialogherà con gli ospiti sul presento e il futuro del mercato del lavoro in Italia.
Lo stagista, podcast live
Dalla teoria alla pratica: il secondo panel del festival punta i riflettori sulla cassetta degli attrezzi che bisognerebbe avere quando ci si affaccia al mondo del lavoro. Il live podcast di Filippo Grondona, Lo stagista, promette di essere uno spaccato ironico, ma crudo, sulla realtà del lavoro e delle opportunità lavorative per i giovani. Sul palco ci sarà la verve inconfondibile di Mara Maionchi, icona della televisione e della musica, e l’esperienza di Alberto Salerno, produttore musicale nonché marito di Maionchi.
Gli spazi della lotta: sfide e limiti dell’attivismo digitale
L’ultima giornata del festival si apre, invece, con un panel dedicato all’attivismo. In un’epoca in cui i social hanno ridefinito il modo di fare politica e di lottare per i diritti, il divulgatore e attivista Andrea Grieco e la scrittrice femminista Carolina Capria esploreranno le potenzialità e i limiti di queste nuove forme di mobilitazione. Come è cambiata la lotta da quando lo spazio fisico è stato (in parte) sostituito da quello digitale? Quali sono i limiti e i rischi di questo cambiamento? Modera la giornalista di Open, Ygnazia Cigna, in un dialogo che toccherà questioni di grande attualità come il femminismo, i diritti e la lotta ambientalista.
Il programma completo del Festival di Open
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