Istat, inflazione in calo ad agosto ma il costo della vita sale. Federconsumatori avverte: «Stangata in arrivo in autunno»
Nel mese di agosto l’inflazione ha registrato un rallentamento, scendendo all’1,1% rispetto all’1,3% del mese precedente. Questo calo è principalmente attribuibile alla diminuzione dei prezzi dei beni energetici, che hanno visto una flessione passando dal -4% di luglio al -6,1% di agosto. Tuttavia, l’Istat segnala che, al lordo dei tabacchi, il costo della vita è aumentato dello 0,2% su base mensile. Il rallentamento dei prezzi si riflette anche nel comparto alimentare, dove l’incremento del carrello della spesa è sceso a +0,6% rispetto al +0,7% di luglio. Questa variazione ha contribuito a frenare la dinamica generale dei prezzi, con una revisione della stima preliminare che aveva previsto un aumento del carrello della spesa dal +0,7% al +0,9%. L’inflazione di fondo, che esclude gli alimentari e i beni energetici, è rimasta stabile all’1,9% ad agosto.
La stangata autunnale
Nonostante il calo, Federconsumatori esprime preoccupazione sottolineando che la riduzione dell’inflazione non è sufficiente a mitigare l’impatto economico sui cittadini. L’associazione stima che tra settembre e novembre le famiglie dovranno affrontare una stangata di circa 2.970,35 euro, che comprende bollette, Tari, riscaldamento, materiale scolastico e spese per la salute. Questo aumento dei costi sta portando a un incremento delle rinunce e potrebbe avere gravi ripercussioni sull’economia, influenzando negativamente la domanda interna e il sistema produttivo. Federconsumatori torna quindi a sollecitare il governo affinché prenda misure decisive per sostenere le famiglie e preservare il loro potere d’acquisto, con un focus particolare sulle famiglie più vulnerabili.
La crescita dei prezzi sulle vacanze
«L’inflazione di agosto, pur in discesa all’1,1%, conferma la stangata che si è abbattuta sulle vacanze degli italiani», è il commento di Codacons ai dati pubblicati dall’Istat. L’associazione sottolinea come questo tasso di crescita dei prezzi comporti un aggravio annuale di spesa di «circa 346,5 euro per una famiglia tipo e di 451 euro per un nucleo con due figli».
I maxi rincari nel settore turistico
Il Codacons ci tiene poi a sottolineare che il settore turistico è stato particolarmente colpito da forti rincari. I pacchetti vacanza hanno subito «un incremento record del 37,4% rispetto allo scorso anno, mentre i costi per soggiorni in villaggi vacanza e campeggi sono aumentati del 12,9%». Gli alberghi hanno visto un incremento dei prezzi del 4%, mentre gli alloggi alternativi come b&b e case vacanza sono cresciuti del 7,2%. Anche i trasporti hanno registrato aumenti significativi: i prezzi dei biglietti dei treni sono saliti del 6,1%, quelli dei pullman e bus del 2,2%. In particolare, le spese per i trasporti aerei e marittimi hanno subito rialzi notevoli. I biglietti aerei per voli nazionali sono aumentati del 14% in un solo mese, i voli europei sono saliti del 19,4%, e i voli internazionali del 16,8%. I traghetti hanno visto un rincaro eccezionale del 33,8% rispetto al mese precedente. Inoltre, anche i costi per mangiare al ristorante sono aumentati del 3,4% su base annua. Della stessa linea è anche il commento di Assoutenti che denuncia i maxi rincari di questa estate in ambito turistico, sottolineando che sono «nettamente superiori all’inflazione media dei servizi».
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