Mario Falconi, il politico Pd accusato di aver fatto sesso in Pineta a Ostia: «Tutto falso. E Alessandra Colonnese non lavora in municipio»
Mario Falconi, 79 anni, da ottobre 2021 presidente del X Municipio, è accusato di essere il politico beccato dalla polizia municipale a fare sesso in pineta a Ostia. Con lui, secondo le chiacchere, c’era Alessandra Colonnese, segretaria del Partito Democratico di Ostia, separata e sua compagna. Falconi dice a Repubblica che «sono tutte bugie, è una congiura di dilettanti allo sbaraglio. L’ultima volta che sono andato in pineta con la mia fidanzata avevo 21 anni e da allora non ci sono più andato perché rischiammo di essere aggrediti. Ho parlato con il comandante dei vigili urbani, magari venisse fuori un verbale. Ma non c’è e se ci fosse sarebbe fasullo perché è una storia inventata».
Cosa è successo
Falconi dice che si tratta di «un attacco politico e credo di sapere anche la fonte ma ancora non posso fare nomi perché sto componendo il puzzle: dico solo che si sono messi d’accordo alcuni personaggi di centrodestra e di centrosinistra che però non appartengono al perimetro comunale o municipale del Pd o fra le liste civiche. Mi riferisco a persone che non hanno cariche istituzionali e hanno studiato a tavolino una strategia su come attaccare un presidente libero e indipendente, quindi scomodo». Mentre sulla presenza di Colonnese in giunta «hanno fatto male i conti. L’interesse sulla sua presenza è stato in parte oscurato perché l’attenzione è tutta sulla pineta. Colonnese non ha mai partecipato a riunioni di giunta e non è una presenza fissa in Municipio perché ha un suo lavoro che la impegna per larga parte della giornata».
Mario Falconi e Alessandra Colonnesse
In ogni caso, specifica Falconi, Colonnese «non lavora in Municipio, e quando viene a trovarmi ci piace fare analisi politica e pranzare insieme. Lei è separata e io vedovo, abbiamo deciso di fare un percorso personale insieme. Ci siamo messi insieme da due mesi e qualcuno ne ha approfittato per provare a farci del male. Credo di avere diritto a rifarmi una vita anche alla mia età ma purtroppo siamo ancora un paese arretrato fatto di gelosie e invidie ma anche di scarsa cultura politica». Secondo il presidente nelle accuse c’entrano le concessioni balneari: «Io ho sempre amministrato in modo corretto. Ho voluto mettere io la gestione delle spiagge nelle mani del Campidoglio per toglierle dal Municipio».
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