Open Arms, anche Orban sta con Salvini: «È il nostro eroe, chi difende l’Europa è costantemente penalizzato»

Il primo ministro ungherese ha manifestato il suo sostegno al ministro italiano su X. Immediata il ringraziamento del leader della Lega: «I processi non ci fermeranno»

L’eco mediatica del caso Open Arms ha oltrepassato i confini dell’Italia. Non pochi personaggi pubblici – politici e non – si sono schierati apertamente a favore di Matteo Salvini: da Viktor Orban a Elon Musk. «I diritti dell’uomo vengono prima della difesa dei confini», è la linea con cui lo scorso sabato 14 settembre il pm Geri Ferrara ha chiesto 6 anni di reclusione per Matteo Salvini. L’accusa è sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito nell’agosto 2019 lo sbarco di 147 migranti a Lampedusa da una imbarcazione della Ong spagnola Open Arms. L’allora ministro dell’Interno si difende sostenendo di rischiare il carcere «perché la sinistra vuole vendicarsi».


Anche Musk dice «bravo»

Il sostegno di Elon Musk è stato pressoché immediato. Già nel pomeriggio italiano del 14 settembre, pochi minuti dopo la richiesta di reclusione formulata dal pubblico ministero, il miliardario aveva acceso la polemica su X, il social di sua proprietà. «È quel folle procuratore quello che dovrebbe andare in prigione per 6 anni», è la risposta al post di un’altra utente che definiva il processo una «persecuzione politica per aver mantenuto il Paese sicuro e sovrano». Musk rincara ancor di più la dose: «Come si chiama questa Ong che contrabbandava clandestini in Italia? Chi la finanzia? I finanziatori di questa attività illegale dovrebbero essere citati in giudizio». Seguito da un italianissimo «Bravo!» in risposta al post di Salvini stesso in cui afferma: «Rifarei tutto».


La risposta di Elon Musk su X, in cui attacca il pm italiano per la richiesta di 6 anni di reclusione per Matteo Salvini

Il comune intento di Orban

Anche il premier ungherese Viktor Orban, da tempo vicino a Salvini e suo compagno in sede europea nel gruppo dei Patrioti, non ha mancato di sostenere il leader della Lega. «Il patriota più coraggioso d’Europa punito per aver fermato l’immigrazione. Coloro che difendono l’Europa vengono costantemente penalizzati. Cosa sta succedendo? Matteo Salvini è il nostro eroe!». È questo il messaggio postato con un tweet da Orban. A questa mano tesa, ha risposto lo stesso ministro dei Trasporti italiano: «Grazie Viktor, ci vediamo venerdì nella bellissima città di Budapest. Processi e minacce non fermeranno il vento di cambiamento e libertà che soffia in Europa!».

La maggioranza fa scudo

Ma non sono solo Musk e Orban ad attaccare il pubblico ministero, accusandolo di «intento politico». Anche il leader di Forza Italia Antonio Tajani ha commentato i fatti, sottolineando che a suo parere il pm ha cercato di «ribaltare una posizione politica sull’immigrazione». Anche Fratelli d’Italia si schiera con Salvini: «Una legge può essere interpretata da parte dei pm, ma non in modo tanto estensivo da stravolgerne il senso» ha attaccato il capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti. Salvini avrebbe, secondo lui, attuato una «chiara linea politica. Se un reato è stato commesso, la responsabilità dovrebbe ricadere anche sull’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che avallò quella scelta. Nonostante oggi ne prenda le distanze».

Leggi anche: