Le false notizie sugli haitiani “mangia gatti” e la foto dell’uomo con in mano un’oca

La foto dell’uomo non è stata scattata a Springfield e non dimostra le accuse contro gli haitiani

«They’re eating the cats, they’re eating the dogs». Difficile, navigando sui social, non imbattersi nelle immagini del dibattito presidenziale del 10 settembre, in cui Donald Trump sostiene che gli immigrati haitiani stanziati a Springfield (Ohio) stiano mangiando cani, gatti e altri animali domestici fra cui le anatre dei parchi mentre a fianco a lui Kamala Harris ride di gusto. La bufala, smentita in diretta, circola da diversi giorni ed è stata ingigantita dal passaparola online effettuato senza verifiche, tanto da convincere diversi esponenti del Partito Repubblicano e famosi conservatori come Elon Musk che fosse vera. Confusione è stata fatta anche con il caso di una donna statunitense in un’altra città dell’Ohio che avrebbe ucciso e mangiato un gatto. Non si tratta dell’unica informazione falsa al centro del dibattito, tutto sommato prevedibile e incapace di spostare le opinioni degli indecisi, oltre che segnato da fake news da entrambe le parti.

Per chi ha fretta:

  • Circola l’immagine di una persona nera che cammina per una strada degli Usa con in mano un’oca morta.
  • L’immagine viene condivisa online per sostenere la teoria diffusa da Donald Trump secondo cui gli immigrati haitiani irregolari stanziati Springfield (Ohio) starebbero mangiando cani, gatti, anatre e animali domestici degli abitanti della città.
  • Non ci sono prove che ciò sia mai avvenuto.
  • La teoria falsa è nata da un post su un gruppo Facebook che citava come fonte «l’amica della figlia del mio vicino».
  • Le autorità di Springfield hanno smentito la teoria.
  • La foto dell’uomo con l’oca è stata scattata nella capitale dell’Ohio, Columbus.
  • L’uomo non è un haitiano e non aveva ucciso l’oca.

Analisi

Vediamo lo screenshot di uno dei post oggetto di verifica. Nella descrizione si legge: 

ERANO SOLO 60 MILA

Erano solo 60 mila, gli abitanti della ridente cittadina di Springfield, Ohio, Usa. Un posto tranquillo, pieno di verde, dove si viveva bene.

Poi, negli ultimi 3 anni, l’amministrazione Biden/Harris ci ha scaricato 20 mila haitiani.

20 mila.

Da uno dei Paesi più violenti al mondo.

Hanno cominciato scannando e mangiando le papere dei parchi. Poi sono passati a gatti e cani, che spariscono a centinaia. Si sono accampati nei giardini delle villette, rispondendo con urla, minacce e lancio di sassi ai proprietari che tentavano di mandarli via.

Molestano le bambine di ritorno da scuola. Guidano senza patente, e distruggono le auto. Circolano nudi per i negozi, molestando le donne.

Durante un recente consiglio comunale, cittadini disperati (bianchi e neri!) si sono rivolti al sindaco, che è rimasto sordo ad ogni lamentela. Poverini, cercano solo lavoro, dicono i woke.

Springfield ora è un incubo. Ma qualcuno, prima o poi, si ricorderà del secondo emendamento.

by @criscersei

L’immagine e la teoria sono collegate a quanto detto da Donald Trump nel dibattito contro Kamala Harris. Durante il confronto, l’ex presidente ha dichiarato che in Ohio gli immigrati haitiani starebbero mangiando «cani e gatti» domestici. Una teoria falsa.

Gli immigrati che secondo Trump mangiano cani, gatti e anatre a Springfield

Vediamo com’è nata. Come riportano i colleghi di Snopes, a dare vita alla teoria è stato un post sul gruppo Facebook di Springfield. La pubblicazione non riportava alcuna fonte tangibile, solo informazioni (presunte) che sarebbero giunte a chi ha scritto il post tramite passaparola. «Il mio vicino mi ha informato che l’amica di sua figlia ha perso il proprio gatto. Un giorno, tornata da lavoro, ha volto lo sguardo verso la casa dei vicini, dove vivono degli haitiani, e ha visto il suo gatto penzolare dal ramo di un albero mentre veniva sventrato per essere mangiato», si legge nel post che è stato ripreso da numerosi siti statunitensi come prova del fatto, sebbene non lo sia.

L’8 settembre 2024, anche il candidato vicepresidente repubblicano JD Vance ha parlato della teoria come se fosse vera. Il 9 settembre, anche Elon Musk ha scritto su X: «A quanto pare qualcuno sta mangiando i gatti delle persone».

In risposta ai titoli online, la Commissione Giudiziaria alla Camera del Partito Repubblicano ha pubblicato sul proprio account X un meme contenente un’immagine generata dall’intelligenza artificiale di Trump che abbraccia un’anatra e un gatto. Lo stesso meme è stato pubblicato da Trump sul proprio profilo Instagram.

Tuttavia, secondo quanto riportato dallo Springfield News-Sun lo scorso 9 settembre, il Dipartimento di Polizia di Springfield non aveva ricevuto alcuna segnalazione relativa all’uccisione di gatti, anatre e oche. Lo stesso giorno, il sindaco di Springfield Rob Rue aveva affermato sempre allo Springfield News-Sun che le affermazioni secondo cui oche o anatre dei parchi venivano uccise e mangiate in città erano infondate.

La foto dell’uomo con un’oca in Ohio

Veniamo dunque alla foto che viene considerata la prova inconfutabile che gli immigrati haitiani stiano mangiando le anatre di Springfield, Ohio. Il primo elemento da notare è che la foto non è stata attribuita a Springfield la prima volta che è stata pubblicata, ma a Columbus, capitale dell’Ohio a oltre 70 chilometri di distanza. All’interno del post, pubblicato proprio sul subreddit dedicato a Columbus (archiviato qui), non ci sono riferimenti alla comunità di Haiti. Dunque, la foto non c’entra con la dichiarazione di Trump sugli immigrati che mangiano cani, gatti e anatre.

A riportare la vera storia dell’uomo con l’oca è il Dipartimento delle Risorse Naturali del’Ohio, come riportato da TMZ. In realtà, l’uomo aveva recuperato due oche investite in un incidente stradale a Columbus ed era libero di prenderle con se.

Gli immigrati di Haiti a Springfield (Ohio)

Dal 2020, Springfield, Ohio, ha visto un aumento degli immigrati da Haiti. I funzionari della città stimano, secondo il New York Times, che fino a 20 mila haitiani siano arrivati ​​nella piccola città nel 2024 dall’inizio della pandemia. Grazie alla disponibilità di posti di lavoro, Springfield è diventata un meta desiderabile per gli haitiani, secondo quanto riportato da NPR. A spiegare il motivo è di nuovo il New York Times: l’arrivo in città di diversi stabilimenti di produzione e aziende tra il 2017 e il 2020 ha creato un surplus di posti di lavoro. La mancanza di manodopera locale ha creato un deficit di lavoratori che ha attratto a Springfield persone appartenenti alla comunità haitiana.

Il caos ad Haiti

L’immigrazione è figlia di una situazione particolarmente grave ad Haiti, peggiorata nel corso dei primi mesi del 2024, quando Haiti e la sua capitale Port au Prince sono state devastate da una violenza che nasce da lontano. Haiti, che si trova sull’isola di Hispaniola, la maggiore delle Antille condivisa con la Repubblica Dominicana, è uno dei Paesi più poveri del mondo e da anni si trova nel mezzo di una crisi economica e sociale. Uno dei picchi di questa crisi è stato l’assassinio dell’allora presidente Jovenel Moise nel 2021. La crisi è ulteriormente peggiorata quando, lo scorso 7 febbraio, non si sono tenute le elezioni, come invece era previsto, per decisione del primo ministro ad interim Ariel Henry, che ritiene debba essere prima ristabilita la calma nel Paese.

Gli immigrati di Haiti negli Usa

Nello Stato insulare, parte del potere è informalmente detenuto dalle bande criminali, la cui influenza è cresciuta in anni di collusione con la politica. Il mancato voto ha costituito per le gang la goccia che ha fatto traboccare il vaso, con i criminali che hanno assaltato luoghi istituzionali, scuole e banche. A guidare la maggior coalizione di queste bande è Jimmy Chérizier, capo criminale soprannominato Barbecue. Dal 2011, i cittadini haitiani residenti negli Stati Uniti hanno ottenuto quello che i funzionari dell’immigrazione chiamano Temporary Protected Status. Questa designazione consente agli haitiani qualificati di rimanere negli Stati Uniti e ottenere autorizzazioni di lavoro. Il 1° luglio 2024, l’amministrazione Biden ha rinnovato questo status almeno fino a febbraio 2026. Per questo la gran parte degli haitiani su suolo statunitense sono lì legalmente. Dunque, al contrario di quanto sostiene Trump, nella maggior parte dei casi non si tratta di immigrati irregolari.

Conclusioni

Grazie al contributo di Donald Trump, continua a circolare la bufala sugli immigrati haitiani che mangerebbero cani, gatti e anatre in Ohio. Nonostante l’insistenza, rimane una teoria falsa. La foto dell’uomo con l’oca in mano non è stata scattata a Springfield (Ohio) e non dimostra le teorie sugli haitiani.

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