Neonati sepolti a Traversetolo, in passato fu negato l’arresto alla 22enne Chiara. I Ris hanno scavato ancora nel giardino degli orrori

La richiesta fu avanzata prima della scoperta del secondo neonato. Ma ora la posizione della studentessa potrebbe cambiare

La Procura di Parma avrebbe chiesto nelle scorse settimane una misura cautelare per Chiara Petrolini, la ragazza di 22 anni che il 7 agosto è accusata di aver partorito e ucciso il figlio, nella sua casa di Vignale di Traversetolo, ma il Gip avrebbe respinto, non ravvisando in quella fase, esigenze cautelari. Secondo quando apprende Ansa la richiesta fu fatta quando ancora non si sapeva ancora del secondo corpo, riesumato una decina di giorni fa, nello stesso giardino. Non si esclude che, alla luce del secondo ritrovamento, possano essere in corso ulteriori valutazioni sul caso e sulla posizione della ragazza, attualmente indagata a piede libero per omicidio premeditato e occultamento di cadavere.


I Ris tornano nel giardino dell’orrore, repertati alcuni materiali e la terra in un’aiuola

Nella giornata di martedì 17 settembre i Ris di Parma sono tornati nel giardino della villetta della 22enne per ulteriori rilievi. Oltre agli uomini della squadra scientifica dei carabinieri ci sarebbe stato, secondo Ansa, anche un esperto di scavi. Oltre alle autorità, sul posto era presente anche l’avvocato dei Petrolini, Nicola Tria. L’area dove sono state fatte le ricerche sarebbe in particolare un’aiuola, vicino al muro dell’abitazione dove viveva la famiglia della giovane. I carabinieri sono usciti dalla villetta portando via alcuni sacchi neri, presumibilmente contenenti terra da setacciare e analizzare. I resti del neonato morto un anno fa vengono analizzati dal Ris di Parma, per l’estrazione del Dna, mentre le analisi medico legali sono affidate al Laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’Università degli Studi di Milano.


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