La Fed fa il primo taglio dei tassi dal 2020: giù dello 0,50%. E lo farà ancora
La Fed ha tagliato i tassi di interesse di mezzo punto, in quella che è la prima riduzione dal 2020. Il costo del denaro ora è in una forchetta fra il 4,75% e il 5%. E probabilmente i tassi scenderanno di altro mezzo punto entro la fine dell’anno. «L’economia è forte e siamo impegnati a mantenerla così forte», ha dichiarato il presidente Jerome Powell osservando come la crescita media del Pil è stimata come solida, al +2% con un tasso di disoccupazione al 4,4% alla fine di quest’anno e un’inflazione al 2,1% nel 2025. «I rischi al rialzo per l’inflazione sono calati», ha precisato Powell, mentre l’oro Wall Street ha toccato nuovi record. Nulla di politico è discusso durante le riunioni delle Fed: le decisioni sono basate solo sull’economia, ha assicurato Powell, sottolineando inoltre che le decisioni sull’economia si fanno sentire in ritardo, lasciando così intendere che il taglio deciso non si tradurrà in una spinta immediata.
Le speranze della Fed
La banca centrale americana ha ribadito il suo «impegno alla massima occupazione e a un’inflazione al 2%», ovvero gli obiettivi stabiliti nel suo mandato. «Abbiamo guadagnato una maggiore fiducia in merito a un calo sostenibile dell’inflazione verso il 2%, e riteniamo che i rischi per centrare i nostri obiettivi sull’occupazione e l’inflazione siano più bilanciati. Le prospettive economiche sono incerte, e saremo attenti ai rischi», ha assicurato la Fed nel comunicato dove si percepisce che la decisione del taglio dei tassi a fine riunione non è stata unanime. La governatrice Michelle Bowman avrebbe preferito un taglio di un quarto di punto. L’obiettivo di Powell un atterraggio morbido. Negli ultimi sei cicli di allentamento monetario dal 1989, solo in due casi – nel 1995 e nel 1998 – la banca centrale americana è riuscita a evitare una recessione. Alla guida della Fed c’era Alan Greenspan.
Leggi anche:
- La Fed lascia ancora i tassi invariati ma non sono esclusi nuovi rialzi
- L’economia Usa prende il largo: crescita oltre il 2% nel 2023. E la Fed lascia invariati (per ora) i tassi di interesse
- Per Jerome Powell, numero uno della Fed, l’ottimismo non basta. L’inflazione «è ancora troppo alta». «Pronti ad alzare i tassi di interesse se necessario»