Nuove esplosioni in Libano: colpiti walkie-talkie di Hezbollah e pannelli solari- I video

Ancora presi di mira i dispositivi di comunicazione dei miliziani e altri strumenti elettronici come videocamere. Già tre i morti e centinaia i feriti il giorno dopo il primo attacco

Nuove esplosioni sono state avvertite mercoledì 18 settembre pomeriggio a Beirut, nella periferia sud roccaforte di Hezbollah, a 24 ore dall’attacco a migliaia di cercapersone di miliziani del “Partito di Dio” in Libano e Siria. Anche in questa occasione, sarebbero i walkie talkie e dispositivi di comunicazione a esser stati presi di mira. Per il Jerusalem Post sarebbero esplosi anche iPhone e videocamere, ma la notizia deve essere confermata. Secondo quanto riferisce Al-Arabiya, l’esplosione dei walkie talkie sarebbe avvenuta durante i funerali del figlio del deputato Hezbollah Ali Ammar, nel quartiere a sud di Beirut: i morti sarebbero al momento tre. Altre deflagrazioni sarebbero state avvertite anche in altre zone del Libano, soprattutto nella valle Bekaa. A Sidone, nel meridione, si registrano esplosioni di sistemi collegati ai pannelli solari e di macchine per le impronte digitali. Per il ministero della Sanità libanese sarebbero centinaia i feriti: nei video che circolano in rete si vede gente a terra. Secondo notizie non confermate, Hezbollah avrebbe detto ai suoi agenti di allontanarsi dai dispositivi di comunicazione. Reuters ha poi citato l’alto funzionario di Hezbollah Hashem Safieddine che ha affermato che il gruppo terroristico si trovava in una «nuova fase» e che una «punizione è certamente in arrivo». Come rivelato dal New York Times, e come già si sospettava nell’immediatezza dell’evento, il primo attacco è stato organizzato dai servizi segreti israeliani.


In copertina: EPA/WAEL HAMZEH I Un’ambulanza per le strade di Beirut, 18 settembre 2024


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