M5s, al via il confronto deliberativo: gli iscritti voteranno sulla modifica del nome, del simbolo e sul limite dei due mandati

I 12 temi più selezionati verranno messi al centro dell’agenda del Movimento: tra questi, anche quelli fonte di contrasto tra Conte e Grillo

Si è aperto oggi – e durerà fino alle 23.59 di domenica 22 settembre – il confronto deliberativo del processo costituente portato avanti dal Movimento 5 Stelle. Durante questi quattro giorni, gli iscritti avranno la possibilità di scegliere 12 dei 20 Temi di discussione in cui un team apposito ha riassunto i contributi raccolti nei mesi precedenti. Gli argomenti più votati serviranno poi, spiega in una nota il M5s, «a definire i più importanti obiettivi strategici che devono orientare l’azione politica del Movimento e i più rilevanti cambiamenti utili a rendere più efficiente la nostra organizzazione». Tra le opzioni anche il cambio del nome e del simbolo, nonché la modifica statutaria del limite al numero dei mandati. Cioè gli oggetti principali dello scontro interno che da ormai settimane coinvolge i vertici del movimento.


I Temi al voto

Sono appunto venti i Temi che i vertici del Movimento hanno deciso di sottoporre al vaglio dei loro sostenitori. Un lungo elenco, con annessa – e altrettanto lunga – spiegazione, che per lo più richiama in maniera generica dei temi di discussione. Lo scopo è, per l’appunto, selezionare le aree in cui gli iscritti sentono più urgente la necessità di intervenire. Il discorso che vale per quasi tutti i temi: dalle riforme territoriali alla crescita economica e al contrasto all’evasione. Così come la riforma del Sistema sanitario e dei servizi sociali, il settore dell’istruzione (primaria, secondaria, universitaria con al centro l’intelligenza artificiale), le politiche di pace in Europa, la transizione ecologica e il diritto alla casa. A spiccare, rispetto alla ampiezza degli altri temi, sono i punti 18 e 19. Rispettivamente: «Revisione dello Statuto per discutere dei ruoli del Presidente e del Garante, il nome e il simbolo del Movimento e la riorganizzazione dei Gruppi territoriali» e «Revisione del Codice etico per candidature e alleanze». In poche parole, i temi su cui da giorni si stanno scontrando duramente il fondatore del Movimento Beppe Grillo e il leader attuale Giuseppe Conte.


La questione nome e simbolo

Nel punto 18 si propone, infatti, di discutere «se la struttura di governo del Movimento sia ancora attuale o se vadano modificati alcuni ruoli e funzioni, in particolare quelli del Presidente e del Garante dei valori, i loro rispettivi ambiti di intervento e la durata del loro mandato». Le accuse reciproche di Conte e Grillo vertono anche su questo argomento: entrambi imputano all’altro la volontà di assumere su di sé prerogative che, per il ruolo che ricopre, non avrebbe. Oltre a questo è aperta la partita anche sul «cambio di simbolo e di denominazione del Movimento». Tema che Conte aveva già sollevato, per essere prontamente stroncato da Grillo in un post sul suo blog in cui ribadiva la richiesta di principi fondanti del partiti: «Salvaguardia del simbolo, del nome e della regola del secondo mandato».

Abolizione del doppio mandato?

Proprio su quest’ultimo punto si sofferma il Tema 19, quello che propone di rivedere il codice etico per candidature e alleanze. Non tanto per la proposta di rafforzare le qualità etico-morali richieste ai vari candidati. Ma, più che altro, per la discussione riguardo al limite dei due mandati, attualmente in vigore. Questo, si legge nel comunicato, «va discusso se mantenerlo, prevederne dei casi di deroga o allungarlo». Se nome e simbolo sono intoccabili perché custodi dell’identità del movimento, il limite alle candidature è una questione di essenza. «La politica non deve essere un mestiere ma una nobile missione», aveva scritto Grillo. «Limitare i mandati significa restituire al popolo la sovranità che gli spetta, è un presidio di democrazia, impedisce che pochi individui si arroghino il diritto di governare in eterno».

Come si vota

Un appuntamento «per gli iscritti e i simpatizzanti» con l’obiettivo di perseguire il rinnovamento della politica del partito. Il tutto, come avevano già comunicato nel giugno 2024, «nel segno della democrazia partecipativa e deliberativa», sviluppata «dal basso» e direttamente dalle persone. Per esprimere la propria preferenza ogni iscritto dovrà recarsi sul portale del movimento, nella pagina apposita, e potrà contrassegnare con un cuore 12 Temi. I 12 più votati entreranno in una Guida e verranno discussi ai tavoli che si svolgeranno nel mese di ottobre. Da qui dovrebbero poi sorgere le proposte politiche, che saranno successivamente sottoposte nuovamente all’Assemblea costituente.

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