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L’Olanda chiede l’esenzione dalla politica migratoria Ue. Applaude la Lega: «Servono nuove regole»

18 Settembre 2024 - 11:53 Bruno Gaetani
Il nuovo governo dei Paesi Bassi ha comunicato a Bruxelles la volontà di sfilarsi dalla politica comune di asilo e migrazione, approvata lo scorso aprile

I Paesi Bassi hanno chiesto a Bruxelles di essere esentati dalla politica comune di asilo e migrazione, approvata lo scorso aprile dal Parlamento europeo. Ad annunciarlo è Marjolein Faber, ministra per l’Asilo ed esponente di Pvv, il partito olandese di ultradestra guidato da Geert Wilders. «Ho appena informato la Commissione europea che desidero l’opt-out in materia di migrazione per i Paesi Bassi. Dobbiamo nuovamente occuparci della nostra politica di asilo», ha scritto la ministra su X. Nella sua lettera indirizzata all’esecutivo comunitario, Faber rivendica la volontà del governo dell’Aja di ridurre «drasticamente» l’immigrazione verso i Paesi Bassi. Una misura ritenuta necessaria dal nuovo governo olandese per «fornire alloggi pubblici, assistenza sanitaria e istruzione».

La stretta dei Paesi Bassi sull’immigrazione

L’opt-out è uno dei modi attraverso cui il nuovo esecutivo del premier Dick Schoof punta a mettere in atto «la politica d’asilo più severa di sempre». Per ottenere l’esenzione dalle regole Ue, il governo dell’Aia ha bisogno di una modifica dei Trattati europei, che passa dall’approvazione unanime dei ventisette Stati membri. L’iniziativa del governo olandese era nell’aria già da qualche tempo. E nei giorni scorsi, un portavoce Ue aveva commentato l’eventuale opt-out dell’Aja dicendo che «nell’Ue, in generale, non si chiede di derogare da una legge adottata».

Le esenzioni in vigore

Al momento, sono soltanto tre gli Stati membri che beneficiano di una o più esenzioni dalle regole europee. La Danimarca ha detto no all’euro e si è sfilata dalle missioni di difesa e dalla cooperazione su sicurezza e giustizia. L’Irlanda si è avvalsa dell’esenzione dagli accordi di Schengen sulla libera circolazione e in materia penale e giudiziaria. La Polonia, infine, ha un opt-out dall’applicazione vincolante della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

Il commento della Lega

Tra i primi a commentare la richiesta di esenzione avanzata dai Paesi Bassi c’è la Lega, storica alleata del Pvv di Wilders. «L’Olanda chiede l’esenzione dalla politica migratoria Ue, ennesimo segnale significativo: in tutto il Vecchio Continente c’è bisogno di regole e di controlli, come testimoniato anche dalla Germania che ha incrementato le espulsioni», fa sapere il Carroccio. «La sinistra italiana», continua la nota di partito, «ha mandato Matteo Salvini a processo perché ha difeso i confini, si mette fuori dall’Europa e imbarazza il nostro Paese».

In copertina: Marjolein Faber, nuova ministra dell’Asilo dei Paesi Bassi, 24 giugno 2024 (EPA/Jeroen Jumelet)

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