Chiara Jaconis, chi c’era in casa quando è caduta la statuina? «Un bambino l’ha gettato dal balcone»

Il minore non sarebbe imputabile. La “culpa in vigilando” di chi era in casa in quel momento. Ma la famiglia nega tutto

Chi c’era in casa in via Santa Teresella degli Spagnoli quando è caduta la statuetta che ha ucciso Chiara Jaconis? I pm Ciro Capasso, Raffaele Barela e Vincenzo Piscitelli, che indagano per omicidio colposo, preparano i primi avvisi di garanzia. L’ipotesi è che un bambino avrebbe fatto cadere la statuina che dopo aver colpito un balcone è finita addosso alle 30enne, uccidendola. Se fosse vera questa ricostruzione, il minore non sarebbe imputabile. Ma l’accusa potrebbe trasformarsi in “culpa in vigilando” dei genitori. Anche se finora nessuno degli inquilini l’ha riconosciuta come sua. Nemmeno la famiglia sospettata.


La ricostruzione

Secondo la ricostruzione del Corriere del Mezzogiorno uno dei bambini presenti nell’abitazione potrebbe aver lasciato cadere o addirittura gettato dal balcone la statuina. E gli inquirenti ora vogliono scoprire chi era in casa in quel momento e avrebbe dovuto occuparsi dei bambini. Pare che i genitori non fossero presenti. E che i bimbi fossero stati affidati a un’altra persona. Il Mattino dice che l’oggetto, che pesava circa tre chili, non era ornamentale e non si trovava in balcone. Apparteneva a un interno domestico. E probabilmente era un diffusore di profumo. Sarebbe stato gettato dai piani alti del civico 4. Prima è stato prelevato dall’interno. I residenti dicono di aver visto volare da un balcone del palazzo in altri periodi mollette per il bucato e altri accessori domestici.


I genitori

I genitori del bimbo che abita nella casa sotto accusa però hanno respinto ogni addebito. «Noi non c’entriamo con questa storia. Nostro figlio è estraneo alla morte di Chiara Jaconis», hanno detto agli investigatori. E questo porta un altro mistero nella storia.

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