Legge di Bilancio e nuove regole, strette, del Patto di stabilità: Giancarlo Giorgetti a Parma risponde alle domande di Bechis e Mentana

L’appuntamento con il titolare dell’Economia apre il festival di Parma, venerdì 20 alle 15.30 in piazza Garibaldi

Sarà il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a “tagliare il nastro” della seconda edizione del Festival di Open, che da venerdì 20 a domenica 22 settembre vedrà alternarsi sul palco di Parma leader politici e magistrati, economisti e analisti di politica internazionale, ma anche comici e cantanti. L’appuntamento per l’apertura del Festival è alle ore 15.30 di venerdì in piazza Garibaldi. Ad intervistare Giorgetti, impegnato in questi giorni nella preparazione di un delicatissimo piano di medio termine per l’economia italiana, saranno il fondatore di Open Enrico Mentana e il direttore Franco Bechis. Messo in archivio (per lo meno negli auspici) il caso Boccia-Sangiuliano, il governo Meloni ha festeggiato questa settimana la nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della nuova Commissione europea assemblata da Ursula von der Leyen, con la delega a “Coesione e Riforme” che includerà pure la gestione dei fondi Next Generation EU. Partita quest’ultima che Fitto dovrà però gestire in “coabitazione” con Valdis Dombrovskis, il dirigente lettone che ormai da 10 anni siede in Commissione. A lui von der Leyen ha riservato il ruolo pesantissimo di responsabile per l’Economia e la Produttività. Sarà lui insomma a gestire il lavoro di monitoraggio sulle politiche di bilancio degli Stati membri, nel quadro del nuovo Patto di Stabilità che s’appresta a diventare operativo. Dopo gli anni di “libertà vigilata” del post-pandemia, Dombrovskis vestirà i panni del severo controllore dei sentieri di rientro degli Stati membri più esposti da debito pubblico e deficit eccessivo. E l’Italia, che negli ultimi anni aveva potuto contare sulla sponda a Bruxelles di Paolo Gentiloni (ospite del Festival nel pomeriggio di sabato), sarà tra gli osservati speciali.


Cosa riuscirà a inventarsi dunque il governo italiano per dare respiro a famiglie e impese nel quadro dei nuovi vincoli di bilancio? Cercherà di liberare risorse da investire nelle pieghe di altri voci del bilancio pubblico? E se sì, dove? Sono gli interrogativi su cui il Parlamento e il Paese attendono presto risposte, e su cui Giorgetti sarà sollecitato sul palco del Festival di Open da Mentana e Bechis. Proprio nel giorno (20 settembre) fissato dall’Ue per la consegna dei progetti pluriennali di finanza pubblica degli Stati membri. Complici le crisi di governo ancora senza soluzione in Francia e Belgio, alla fine la Commissione accorderà qualche settimana in più per la presentazione dei piani. E anche l’Italia si appresta ad avvalersi dell’extra time. Relativo, però: entro il 15 ottobre il governo dovrà svelare le carte. Meloni stessa ha già messo in chiaro che la Legge di bilancio in arrivo in Parlamento sarà ispirata a “buonsenso e serietà”, e che le poche risorse disponibili saranno concentrate per sostenere le imprese, le famiglie, i giovani e la natalità. Come, quanto e a quali condizioni? Parola al ministro dell’Economia.  


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