La maxi-inchiesta della Bbc su Mohamed Al Fayed: «Stuprò cinque donne che lavoravano ai magazzini Harrods»

Secondo l’emittente britannica il defunto miliardario egiziano avrebbe insabbiato sistematicamente per anni le accuse nei suoi confronti

Cinque donne denunciano di essere state stuprate da Mohamed Al Fayed, il miliardario egiziano morto nel 2023 e padre di Dodi, che morì insieme alla principessa Diana in un incidente automobilistico a Parigi nel 1997. È quanto emerge da un’inchiesta giornalistica della Bbc, che ha intervistato oltre 20 ex dipendenti di Harrods, i magazzini di lusso nel centro di Londra controllati proprio da Al Fayed nel periodo tra il 1985 e il 2010. Le cinque donne hanno denunciato di essere state vittime di molestie sessuali nelle tante proprietà del miliardario egiziano sia in Gran Bretagna che all’estero.


Il documentario della Bbc

Le rivelazioni sono contenute in un documentario e podcast prodotto dall’emittente pubblica britannica e intitolato Al-Fayed: un predatore a Harrods. Dall’inchiesta della Bbc emerge una sistematica azione di insabbiamento delle accuse di molestie sessuali condotta dai vertici dei magazzini Harrods su ordine dello stesso miliardario egiziano, scomparso nel 2023 a 94 anni e noto soprattutto per aver accusato la famiglia reale britannica – senza mai riuscire a fornire prove convincenti – per la morte di suo figlio Dodi e di Lady Diana.


Il commento di Harrods

La Qatar Investment Authority, fondo sovrano dello Stato del Golfo e attuale proprietaria dei magazzini Harrods, si è detta «sconcertata» dalle rilevazioni della Bbc e ha chiesto scusa alle presunte vittime. Una delle donne intervistate dall’emittente britannica ha raccontato di essere stata violentata da Al Fayed quando era una teenager. La donna ha descritto il defunto miliardario egiziano come «un mostro, un predatore sessuale senza alcun principio morale». Quattordici donne ascoltate dalla Bbc hanno recentemente intentato una causa civile contro Harrods per chiedere un risarcimento danni. E, aggiunge l’emittente britannica, altre sarebbero pronte a fare altrettanto.

In copertina: Mohamed Al Fayed in una foto del 2007 (EPA/Andy Rain)

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