Incidente al salone dell’auto di Torino, il due volte campione del mondo Miki Biasion: «La Lancia 037 è per i piloti, non può guidarla chiunque»

L’icona del rally spiega l’incidente di domenica 15 settembre in Piazza San Carlo: «Quella della signora è stata una distrazione, avrebbe dovuto andare più piano»

«Quella della signora è stata una distrazione, avrebbe dovuto andare più piano. Ma attorno a questa situazione è stato montato un caso spropositato». Il due volte campione del mondo di rally Miki Biasion, classe 1958, spiega così l’incidente di domenica 15 settembre in piazza San Carlo a Torino. La pilota non professionista Barbara Riolfo è stata denunciata per lesioni colpose: la Lancia 037 che guidava è andata a finire contro le transenne del circuito ferendo almeno 12 persone. Quella stessa Lancia venne portata al successo da Biasion che aggiunge: «È una macchina da gara costruita apposta per le competizioni e Lancia la affidava a piloti professionisti. La macchina da competizione non è una vettura rivolta a guidatori di tutti i giorni o per piloti inesperti».


Le ipotesi sull’incidente

Biasion, originario di Bassano del Grappa, ha vinto due mondiali consecutivi, uno nel 1988 e l’altro nel 1989, portando al trionfo prima la Lancia 037 e poi la Lancia Delta. In un’intervista a Repubblica analizza le dinamiche dell’incidente: «Se la macchina sbanda può essere per il fondo viscido, non certo per la trazione posteriore». È questa che aggiunge un coefficiente di difficoltà ulteriore da saper gestire: «Occorre una certa perizia e una certa preparazione. Partendo dal concetto che più è impegnativa la macchina, più è difficile da guidare. La macchina a trazione posteriore è divertente, si guida con il classico controsterzo. Non è complicata da guidare, si può fare una guida sportiva e spettacolare, ma a patto di saperlo fare».


In copertina: Miki Biasion, foto dal suo profilo Instagram @mikibiasion_official

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