Maltempo Emilia-Romagna: torna l’incubo dell’alluvione: evacuazioni, treni fermi e scuole chiuse. Modigliana e Faenza invase dall’acqua

Nella notte cittadini evacuati dalle sponde dei corsi d’acqua. «Rischiamo fenomeni di alta gravità». Strade inagibili e scuole chiuse

Mille evacuati, fiumi che invadono le vie dei centri abitati, margini che non tengono più il deflusso delle acque. In Emilia Romagna torna l’incubo dell’alluvione. Anche per la giornata di domani rimane l’allerta rossa sulla Romagna e sul Bolognese, a seguito delle forti piogge che si sono abbattute in questi giorni sul territorio e che hanno portato a esondazioni, frane e allagamenti. L’allerta – in vigore dalla mezzanotte di oggi a quella di domani – è invece di colore arancione sulla pianure modenese e sulla collina e la montagna dell’Emilia centrale. Colpite la province di Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini: centinaia di sfollati dopo le evacuazioni. 


Dove rimane l’allerta rossa: le zone

«L’allerta rossa rimane per tutta la giornata di oggi e resterà per la giornata di domani per i bacini sopra soglia 3. Dovremo comprendere insieme al centro funzionale se ampliare anche ad alcuni bacini che in questo momento erano in soglia arancione: quindi non necessariamente quelli che abbiamo visto oggi, ma quelli che sono in soglia 3, magari nel modenese, se è necessario passare all’allerta rossa per il deflusso del picco di piena», ha detto la presidente della Regione Emilia-Romagna facente funzione, Irene Priolo. «Nel pomeriggio capiremo dopo l’emissione dell’allerta quali saranno i territori che continueranno ad avere la chiusura delle scuole e quelli che, anche alla luce dell’evoluzione, potranno anche non chiudere i plessi scolastici – sottolinea Priolo – Ovvio che abbiamo diverse persone evacuate, dove abbiamo avuto degli allagamenti proveremo a fare il possibile per tornare alla normalità molto velocemente. Dove abbiamo avuto interessamenti da frane proveremo a capire come superare le criticità».


Mille sfollati

Mille sfollati in Emilia-Romagna. 165 famiglie evacuate nel bolognese. Il fiume Serio che inonda Castel Bolognese. E gli allagamenti in corso nelle vie di Faenza. Il maltempo provoca un’alluvione nella regione mentre l’allerta meteo si aggrava, i livelli dei fiumi fanno paura e i sindaci mandano appelli all’evacuazione nelle zone più colpite. Ieri notte a Modigliana (Forlì-Cesena) il fiume ha invaso il paese. Il sindaco Jader Dardi ha detto che il corso d’acqua «è esploso» e ha invitato i cittadini a evitare spostamenti e a rifugiarsi ai piani alti. Sotto osservazione l’Idice e il bacino del Montone. La circolazione dei treni è sospesa tra Forlì, Faenza e Ravenna. Mentre a Budrio il torrente ha rotto gli argini.

Modigliana e Castrocaro

La presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna Irene Priolo dice che «le situazioni più critiche sono a Modigliana e Castrocaro. Avremo un deflusso a valle per cui bisognerà stare molto attenti per quanto riguarda il bacino del Lamone a Faenza. Una situazione particolarmente critica anche nel Bolognese, abbiamo bisogno di essere attenti per quanto riguarda il bacino Idice, il bacino del Savena connesso, ma anche del Sillaro. Situazione complessa a Forlì, dove arriverà la piena del Montone». A Castel Bolognese la situazione del fiume Senio preoccupa, mentre a Tebano il livello del fiume ha raggiunto la soglia rossa di 5,5 metri. È stata disposta l’evacuazione dei cittadini residenti nelle abitazioni limitrofe al fiume. Un centro di accoglienza è stato allestito nel Palazzetto dello Sport. Oggi le scuole saranno chiuse.

Budrio, Bologna e Forlì

A Budrio, nella città metropolitana di Bologna, c’è la piena del torrente Idice. Intanto sui social network ci sono le immagini dell’esondazione dei fiumi Tramazzo e Acerreta. Alcune aree del centro abitato a ridosso del fiume sono inondate. I fiumi, si legge ancora in alcuni post di cittadini, «hanno raggiunto un livello superiore a quello del maggio 2023», quando la zona subì un allagamento diffuso. A Bologna si è innalzato il livello del torrente Savena. Il comune ha disposto la chiusura delle scuole di zona e ha evacuato gli edifici in zona San Ruffillo-Lungosavena. A Rocca San Casciano evacuati dall’elicottero Drago i residenti di alcune abitazioni coinvolte da frane.

Anche nella zona di Forlì la situazione sta peggiorando e le previsioni che eslcudevano in maniera decisa esondazioni del Montone si stanno rapidamente modificando, ha detto in un video su Facebook il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini. «Nelle zone vicine al fiume Montone i cittadini, soprattutto quelli che hanno avuto l’alluvione 2023, salgano ai piani più alti, abbiano consapevolezza della possibilità di un fatto grave, pensino prima di tutto alla propria sicurezza e salute, cerchino di mettere in sicurezza quello che possono. Le previsioni non sono certe, sono in continua evoluzione, ma dalla mezzanotte fino alle 4-5 non sono esclusi fenomeni di estrema gravità».

Ravenna, Cesena e la Valle del Lamone

Il prefetto di Ravenna Castrese de Rosa dice che in città la situazione è critica: «Il livello dei fiumi è molto elevato e ci preoccupa. Ne monitoriamo diversi e torno a raccomandare ai cittadini di non scendere nelle strade, di non prendere l’auto, di salire ai piani alti. Nella Romagna faentina ci sono più di 800 evacuati, ospiti dei centri di accoglienza, aspettiamo domattina per verificare la gravità di frane e smottamenti che ci sono stati in collina». Il sindaco di Cesena Enzo Lattuca dice che invece il fiume Savio comincia a calare. «C’è stato alle 22.30 un picco in zona San Carlo», poi a monte il livello ha iniziato a calare. E «quello che ci possiamo aspettare è che nelle prossime due ore il l’acqua del fiume nel tratto urbano abbia una prima flessione verso il basso». I vigili del fuoco dicono che nella valle del Lamone «si sono registrati accumuli superiori ai 300 mm nelle ultime 48 ore. Le precipitazioni proseguiranno fino a domani pomeriggio. Purtroppo questo va a caricare ulteriormente la portata dei fiumi, con conseguente ulteriore innalzamento dei livelli idrometrici».

Faenza, Castel Bolognese e il Senio

A Faenza l’acqua sta invadendo via Ponte Romano. Secondo Emilia Romagna Meteo, nelle ultime ore sarebbe caduto un livello maggiore di pioggia in Romagna rispetto all’alluvione del 2023. Dopo aver esondato poco prima delle 23 all’altezza della diga di Steccaia, le acque del Senio stanno scendendo in direzione del centro di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna. «L’argine non presenta rotture ma continua la tracimazione», spiega il sindaco Luca della Godenza su Facebook. Che rinnova l’invito a «rimanere in casa», a «salire immediatamente ai piani alti» delle abitazioni e a restare aggiornati sui canali ufficiali del Comune” (Facebook e WhatsApp). «Al Palazzetto – scrive ancora il primo cittadino – ci ha raggiunto la colonna mobile Toscana che ci ha aiutato anche il 2 maggio 2023».

I treni

La circolazione è ancora sospesa tra Forlì e Faenza, tra Ravenna e Castelbolognese, tra Ravenna e Ferrara, e tra Ravenna e Faenza per condizioni meteo critiche che stanno provocando il rischio di esondazione di un fiume. I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali «possono subire limitazioni di percorso o cancellazioni ed essere instradati sul percorso alternativo. Si consiglia di riprogrammare il viaggio», comunica Trenitalia.

L’Alto Mugello

Nel frattempo ci sono criticità diffuse per il maltempo in Alto Mugello (Firenze) legate ad alcune frane. La protezione civile della Città metropolitana di Firenze invita i cittadini a non mettersi in viaggio da e per i comuni dell’Alto Mugello come Firenzuola, Palazzuolo Sul Senio e Marradi, «se non per assoluta e improrogabile necessità». Intanto per la giornata di oggi, giovedì 19 settembre, il comune di Marradi ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, mentre le scuole di Firenzuola e Palazzuolo sul Senio saranno regolarmente aperte. La Metrocittà segnala in particolare che durante il pomeriggio di ieri si sono registrati cumulati abbondanti sul territorio: «L’elevata saturazione del suolo ha portato all’innesco di alcune frane sulla viabilità metropolitana e comunale. Attualmente sono chiuse la Sp 20 e la Sp 29 nel comune di Marradi ed alcune strade comunali. Si registrano inoltre importanti criticità sulle strada provinciale oltre confine regionale».

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