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Robert Kennedy Jr. e lo studio truffa su vaccini e autismo

19 Settembre 2024 - 18:01 Juanne Pili
Le affermazioni di Kennedy su vaccini e autismo sono vecchie bufale che rimangono non dimostrate

Circolano diverse condivisioni Facebook di una clip dove Robert Kennedy Jr. rilascia durante una intervista un compendio delle sue credenze No vax, arrivando persino al collegamento tra vaccini e autismo. Insomma, secondo l’ex candidato dalla Casa Bianca vaccini e autismo sarebbero correlati, dando credito di fatto a chi aveva per primo cercato di dimostrarlo in maniera truffaldina, ovvero il medico ormai radiato Andrew Wakefield. Kennedy in questo caso va oltre, ribaltando la situazione. Ad aver truffato infatti sarebbe «Poul Thorsen, pagato dai CDC per creare l’illusione che i vaccini non causino l’autismo». Invece – secondo Kennedy -, esisterebbero diversi studi a conferma del contrario.

Per chi ha fretta:

  • Durante una intervista Robert Kennedy Jr. sostiene che i bimbi si immunizzano già prendendo il morbillo naturalmente, mentre i vaccini sarebbero collegati all’autismo, come dimostrerebbero diversi studi.
  • In realtà con questo ragionamento si condannano a gravi complicazioni i bambini più suscettibili, anche a morire per tali complicanze.
  • Il collegamento tra vaccini e autismo invece è una bufala conclamata, il più importante “studio” in merito, quello di Andrew Wakefield, risulta essere una grave truffa.
  • Kennedy ricorda che lo scienziato Poul Thorsen avrebbe ricevuto fondi dai CDC per creare l’illusione che i vaccini non causino l’autismo.
  • In realtà secondo le accuse, Thorsen avrebbe intascato indebitamente dei finanziamenti privati, che nulla hanno a che fare con gli studi sulla sicurezza dei vaccini.

Analisi

Le condivisioni della clip sul collegamento tra vaccini e autismo sono accompagnate dalla seguente didascalia:

Robert Kennedy Jr denuncia: L’autismo è causato dai cacchini. Ci sono moltissimi studi ora che dimostrano che i bambini che prendono il morbillo da piccoli crescono molto più sani, sono molto più resistenti ai tumori, alle malattie atopiche, alle allergie e alle malattie cardiache. Lo scienziato Paoul Thorsen, è stato pagato dal CDC per creare l’illusione che i cacchini non causino l’autismo e il suo studio è lo studio più citato per questo tema. Thorsen è ora un latitante. È ricercato dall’Interpol. Ha rubato milioni di dollari dal CDC che aveva affermato di usare per questo studio, ma in realtà si costruiva case, si comprava motociclette e viveva una vita nel lusso. Il suo studio è una frode assoluta, e tuttavia non l’hanno ritirato perché il CDC è un’organizzazione disonesta. Ho scritto un libro che ha, circa 1400 riferimenti e oltre 400 studi citati che collegano l’autismo e altri danni neurologici correlati ai cacchini. Il CDC è asservito e di proprietà dell’industria farmaceutica!

Le bufale di Kennedy sul morbillo

Vediamo perché parlare di bimbi che si immunizzano prendendo il morbillo naturalmente, è un vecchio infondato e pericoloso luogo comune. Ve lo spieghiamo ricordando proprio l’emergenza sanitaria che interessò gli Stati Uniti nel 2019, quando calarono le coperture vaccinali. Per maggiori approfondimenti leggete qui, qui e qui. Riportiamo alcuni passaggi di quel che spiegò all’epoca a Open il dottor Stefano Zona, medico specialista in malattie infettive e genitore dell’associazione Io Vaccino:

«Nella maggior parte dei casi, le malattie esantematiche non lasciano danni, ma non è vero che hanno sempre un decorso tranquillo. Il morbillo può causare febbre alta, gastroenterite o una polmonite con Ards (sindrome da distress respiratorio acuto). Si può avere anche una encefalite. Nei bimbi sotto un anno – non vaccinati secondo il calendario – si può avere un caso di Pess (panencefalite subacuta sclerosante): normalmente la Pess colpisce un individuo ogni centomila, ma il rischio è più elevato nei casi in età precoce, dove è di 1 ogni 700 malati. Vuol dire che se mille bambini all’anno sotto l’età vaccinale si ammalassero di morbillo, uno avrebbe la Pess. Se non avessimo vaccinazioni e la malattia fosse endemica, 450 mila bambini ogni anno sarebbero a rischio di morbillo e quindi di Pess». 

Come accennavamo, Kennedy riflette nel suo discorso dei vecchi malcostumi. Anche in America per esempio, era molto diffusa – come in Italia – la “moda” di far fare ai figli la scuola a casa, pur di non vaccinarli. Che ne sarebbe allora di quei bambini che a scuola non possono andare perché immunodepressi e in classe non viene garantita la copertura vaccinale? Anche questo lo spiegò a Open il dottor Zona:

«Noi abbiamo conosciuto diversi casi di famiglie con bambini immunodepressi, perché magari hanno avuto malattie del sangue e non hanno possibilità di andare a scuola. I genitori hanno chiesto alle istituzioni una maggiore protezione. […] Ogni anno circa 10 mila bambini sono immunodepressi, questi andrebbero aiutati con l’immunità di comunità. Vivono da reclusi tutto il giorno e la scuola per questi bambini sarebbe una conquista. Ma i genitori non potevano mandarli perché la scuola non dava sufficienti garanzie. Per le persone immunodepresse le malattie esantematiche possono essere anche mortali». 

Vaccini e autismo: il vero studio truffa è quello di Wakefield

Kennedy ha bisogno di accusare Thorsen in modo da ribaltare quanto sappiamo in merito a quello che ormai è noto come una truffa conclamata, ovvero lo “studio” di Wakefield che per la prima volta mise in collegamento vaccini e autismo, mettendo a repentaglio la salute dei bambini. A smascherarlo nel 2004 fu un articolo di Brian Deer, dove si denunciano le gravi violazioni etiche presenti nel paper. Wakefield fu pagato da dei legali alle prese con una causa contro i vaccini. Così il medico sottopose alcuni bambini a procedure invasive non necessarie per lo studio. La maggior parte dei co-autori ritirarono la propria firma e rinnegarono i risultati. The Lancet ritrattò lo studio. Intanto il General Medical Council britannico revocò la licenza medica a Wakefield. Infine, nel 2011 il British Medical Journal pubblicò un’indagine dettagliata sulla ricerca di Wakefield, definendola una «elaborata frode», dove il collegamento tra vaccini e autismo venne ottenuto falsificando i dati.

La storia di Thorsen ricercato per essere l’autore di alcuni «studi danesi» che negano la correlazione vaccini-autismo rivelatisi falsi è totalmente distorta. Lo scienziato è stato realmente ricercato dalle autorità, ma per altre ragioni. Venne infatti accusato di aver intascato a scopi personali alcuni fondi di ricerca. Niente che riguardi i vaccini. Per altro non c’è bisogno dei lavori di Thorsen o di altri singoli ricercatori, per sapere che il collegamento tra vaccini e autismo non è dimostrato. Sarebbe come sostenere che siccome hanno accusato di furto uno studioso di biologia evolutiva, allora l’evoluzione per selezione naturale è una truffa. Per maggiori approfondimenti suggeriamo la lettura dell’analisi di David Gorski, noto oncologo e debunker americano.

Conclusioni

Kennedy Jr. condisce le sue note credenze su vaccini e autismo con riferimenti a non meglio precisati studi che confermerebbero tale collegamento. Inoltre cerca di ribaltare quanto sappiamo sullo studio truffa di Wakefield – da cui ha origine questa pericolosa bufala medica – sostenendo che le ricerche truffaldine siano quelle di Thorsen, pagato dai CDC per negare il collegamento vaccini-autismo. In realtà si tratta anche in questo caso di una vecchia mistificazione.

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