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La Sapienza, docente di portoghese rimossa dall’incarico Erasmus per insulti sessisti alle studentesse

19 Settembre 2024 - 09:49 Ugo Milano
Le testimonianze raccolte dal collettivo Lgbt Prisma hanno portato all'apertura di un'istruttoria da parte dell'ateneo

Maria Caterina Pincherle, professoressa di portoghese alla facoltà di Lettera dell’Università Sapienza di Roma, è stata sollevata dall’incarico di Responsabile accademico per la mobilità internazionale (Ram). L’annuncio dell’ateneo, che ha anche avviato un’istruttoria, è arrivato dopo la denuncia del collettivo studentesco Lgbt Prisma, che fa parte dell’associazione di coordinamento universitario Link. A partire dallo scorso maggio, il collettivo ha raccolto le testimonianze di studenti e studentesse che si sono sentiti offesi dalle parole della docente, sollecitando i vertici dell’ateneo a intervenire.

La denuncia degli studenti

Secondo quanto ricostruito da Lgbt Prisma, tutto sarebbe cominciato il 10 maggio scorso, quando nel dipartimento di Lettere della Sapienza si celebrava la giornata della lingua portoghese. Un gruppo di studenti ha presentato un lavoro sui termini sessisti e misogini. Un esempio è la parola «piranha», che in portoghese viene usata per riferirsi in modo volgare e offensivo a una donna, paragonandola a una prostituta. Al termine dell’incontro, quando la professoressa Pincherle si è avvicinata agli studenti, ha esclamato: «Ma che belle piranhas queste ragazze!». E poi rivolgendosi a un’altra studentessa: «Hai dimenticate le mutandine?». Quello stesso giorno, raccontano ancora gli studenti, la docente avrebbe rivolto insulti grassofobici ad altre studentesse, definite «cicciottelle che si avventano sul cibo e non tengono alla linea».

L’istruttoria

Una volta messe insieme tutte le testimonianze, il collettivo studentesco le ha sottoposte ai vertici dell’ateneo. In un primo momento, il professor Simone Celani, responsabile di dipartimento, ha organizzato un confronto con la docente, che avrebbe minimizzato l’accaduto. «Secondo lei noi siamo troppo sensibili», ha spiegato Lgbt Prisma. A fine luglio, la vicenda si è spostata nel Comitato unico di garanzia della Sapienza, che ha preso in carico la questione e ha suggerito l’adozione di alcuni soluzioni, adottate solo nei giorni scorsi, tra cui il sollevamento dall’incarico per l’Erasmus e i programmi di scambio internazionali. Gli studenti però non sembrano soddisfatti: «La sua posizione è cambiata solo per il Brasile. E poi non sembrano essere pervenute delle scuse, come ci scrive la presidente del comitato».

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