Oltre 1.000 nubifragi in Italia da inizio anno: ora il governo studia l’obbligo di assicurazione contro i disastri naturali per tutte le case

Le alluvioni in Emilia-Romagna riaccendono il dibattito. Giorgetti: «Dal cambiamento climatico rischi per la stabilità economica»

Dal 1° gennaio al 15 settembre 2024, sono 1.899 gli eventi estremi che si sono abbattuti sull’Italia: 212 tornado (di cui il 71% sulle coste tirreniche), 1.023 nubifragi (di cui il 91% sulle regioni del Centro Nord), 664 grandinate con chicchi di grandi dimensioni (la più violenta a Versilia, con chicchi di diametro fra 7 e 9 centimetri). I dati sono dell’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche e arrivano proprio mentre diverse province dell’Emilia-Romagna sono alle prese con la seconda forte ondata di alluvioni e allagamenti nel giro di poco più di un anno. La regione presto chiamata a scegliere il successore di Stefano Bonaccini è stata colpita da tutte e tre le tipologie di eventi meteo estremi nelle prime due settimane di settembre.


L’obbligo di copertura contro i rischi del clima per le imprese

Le forti precipitazioni che si sono abbattute sulla Romagna hanno anche riacceso la discussione politica sull’annoso tema delle polizze assicurative contro gli eventi naturali. L’ultima legge di stabilità ha introdotto l’obbligo per tutte le imprese di dotarsi di una copertura contro i rischi catastrofici naturali entro fine 2024. Una misura rivendicata in queste ore anche dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. «Il cambiamento climatico e i modelli di sviluppo globale stanno accelerando ulteriormente la frequenza e la gravità delle catastrofi naturali, che comportano rischi significativi stabilità economica e finanziaria», ha riconosciuto il titolare del Mef. L’ultimo decennio, ha aggiunto Giorgetti, «ha visto gli eventi catastrofici più costosi della storia, incidere sulla crescita economica e sul benessere individuale», con un impatto non indifferente anche sulle finanze pubbliche.


In arrivo l’obbligo di assicurazione anche per le famiglie?

All’indomani dei nuovi disastri in Emilia-Romagna, il governo sembra intenzionato a fare un ulteriore passo. Nel disegno di legge sulla ricostruzione, ha annunciato il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, «abbiamo messo la necessità anche per le famiglie e i cittadini di sottoscrivere una polizza assicurativa contro i rischi naturali». Per ora «non abbiamo ancora parlato di obbligo», ha precisato Musumeci, «ma ci avvieremo verso questa conclusione». Il disegno di legge sulla ricostruzione «sarà all’esame del parlamento nei prossimi giorni» e prevede, tra le altre cose, che la ricostruzione dopo una calamità naturale non potrà durare più di due anni. «È finito il tempo in cui lo Stato poteva intervenire ed erogare risorse per tutti e per sempre. La prevenzione non può essere un obbligo a carico delle istituzioni, deve esserlo anche a carico dei cittadini», ha aggiunto Musumeci. E a chi polemizza parlando di «nuova patrimoniale sulla casa», il ministro replica: «È più utile tutelare il mercato immobiliare o il bene della propria vita e di quella dei propri cari?».

Il no delle associazioni per i consumatori

A criticare l’ipotesi ventilata da Musumeci di un obbligo assicurativo contro i rischi naturali per le abitazioni è l’Unione nazionale consumatori. «Suggeriamo ai consumatori, specie se abitano in zone a rischio di calamità naturali, di assicurarsi, ma un obbligo imposto solo ai consumatori rischierebbe di essere l’ennesimo regalo alle compagnie assicurativeSenza preventive e precise garanzie fissate per legge», commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unc. L’associazione sostiene che un eventuale obbligo di copertura «andrebbe accompagnato da precisi vincoli a carico anche delle compagnie, a tutela dei consumatori, come avviene per l’rc auto, ad esempio sull’obbligo a contrarre, sull’entità della copertura che dovrebbe essere obbligatoriamente offerta, su quali clausole vanno considerate vessatorie, sulla rapidità di liquidazione del danno».

Quante case e imprese sono assicurate contro i rischi del clima

In Italia, solo il 6% delle abitazioni è coperto contro i rischi di terremoto e alluvione. Una percentuale che tra le imprese scende anche al 5%. A riportare i dati è l’Ania, l’Associazione nazionale per le imprese assicuratrici, che definisce «un passo fondamentale» l’obbligo di copertura contro i danni catastrofali. «Ci auguriamo che lo stesso tipo di copertura obbligatoria venga presto esteso al settore immobiliare privato, eventualmente prevedendo incentivi fiscali nella fase iniziale», ha commentato la presidente Maria Bianca Farina.

Foto di copertina: Le operazioni di soccorso e salvataggio delle persone a Traversara, la frazione di Bagnacavallo allagata dopo la rottura dell’argine del fiume Lamone, 19 settembre 2024 (ANSA/Fabrizio Zani)

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