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La storia della foto di Winston Churchill rubata da un hotel in Canada e restituita dall’Italia

20 Settembre 2024 - 08:35 Ugo Milano
restituzione foto churchill
restituzione foto churchill
L'immagine, ribattezzata «The Roaring Lion», fu scattata nel 1941 al termine di un discorso dell'ex premier britannico al parlamento di Ottawa

È tornata dove doveva stare The Roaring Lion, la celebre fotografia scattata nel 1941 all’ex primo ministro britannico Winston Chuchill. Ieri, giovedì 19 settembre, il comando del nucleo Tutela patrimonio culturale dei Carabinieri ha consegnato l’opera a S.E. Elissa Golberg, ambasciatrice canadese in Italia. La fotografia, spiegano i militari, era stata sottratta a cavallo tra il 2021 e il 2022 da una sala dell’Hotel Fairmon Château Laurier di Ottawa, capitale del paese nordamericano.

La fotografia di Churchill a Ottawa

L’immagine The Roaring Lion, in italiano «il leone ruggente», fu scattata il 30 dicembre 1941 nel parlamento di Ottawa, dove Winston Churchill aveva appena tenuto un discorso sulla guerra contro la Germania nazista. L’autore dello scatto è Yousouf Karsh, noto fotografo di personaggi illustri del Novecento. Nel 1998, la fotografia fu donata all’hotel canadese dallo stesso Karsh, insieme ad altri sette ritratti firmati da lui. La faccia seria dell’ex premier britannico ha accolto gli ospiti della sala di lettura dell’albergo per decenni, finché non è stata rimossa dalla parete e sostituita da una copia falsa. Ci sono voluti otto mesi perché lo staff dell’hotel canadese si accorgesse del furto.

L’operazione di recupero

Nel maggio 2022, verosimilmente quattro o cinque mesi dopo il furto, la fotografia viene messa in vendita da una casa d’aste londinese. Ad aggiudicarsi l’opera è un cittadino italiano, ignaro della provenienza illecita dello scatto fotografico. È solo in questo momento che i carabinieri e la polizia canadese inseriscono l’immagine nel database di Interpol e si accorgono del furto avvenuto mesi prima. Una volta messo al corrente della situazione, l’acquirente italiano non si è opposto al decreto di sequestro e ha messo l’opera a disposizione degli inquirenti italiani. Fino a ieri, giovedì 19 settembre, giorno della cerimonia ufficiale di restituzione dell’opera nella sede dell’ambasciata canadese in Italia.

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