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Alluvione, il Cdm stanzia 24 milioni per l’emergenza. De Pascale, candidato Pd in Emilia Romagna, attacca Musumeci e sospende la campagna

Il sindaco di Ravenna che correrà alle Regionali: «Musumeci non fa il ministro ma promuove polizze»

Il Consiglio dei ministri oggi, 21 settembre, ha stanziato 24 milioni di euro e dichiarato lo stato di emergenza per sette province su 9 dell’Emilia-Romagna e per la fascia costiera della regione Marche. Il governo ha stabilito che 20 milioni finanzieranno gli interventi «più urgenti e prioritari di soccorso e assistenza alla popolazione interessata» dalle tempeste e alluvioni che hanno colpito la Romagna negli scorsi giorni. Altri 4 milioni sono stati stanziati per la regione Marche. Il candidato Pd alle elezioni regionali e sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, in un’intervista a Repubblica ha criticato la scelta dell’esecutivo Meloni di nominare il generale Figliuolo il responsabile delle ricostruzioni post emergenza alluvioni scoppiata l’anno scorso: «Per fortuna il 17-18 novembre si vota, e io chiedo che il prossimo commissario sia il presidente della Regione». E per stare vicino alla regione in questi momenti ha deciso di annullare e riprogrammare gli impegni della campagna elettorale: «Le energie devono essere tutte rivolte ai territori colpiti». Unica eccezione il confronto confermato con la sfidante alle regionali Elena Ugolini di domenica 22 settembre durante il Festival di Open in programma a Parma, perché l’impegno era fissato da tempo.

De Pascale: «Sciacallaggio partito quando ancora volavano gli elicotteri»

Il candidato dem alle elezioni regionali in Emilia-Romagna ritorna sul rimpallo di responsabilità e il ciclo di polemiche tra governo Meloni e la Regione: «Questa volta lo sciacallaggio è iniziato mentre ancora volavano gli elicotteri per salvare la gente… Io credo che FdI abbia un problema con l’Emilia-Romagna». De Pascale però restringe l’obiettivo del suo attacco: «Non tutti ce l’hanno con noi. Mentre Musumeci e Bignami facevano polemica diversi esponenti del governo mi hanno scritto: Salvini, Bernini, e tanti parlamentari di centrodestra». Il ministro della Protezione civile per De Pascale non ha aiutato nella gestione dei soccorsi: «Mentre era in corso l’emergenza, loro hanno iniziato lo scaricabarile. Avevo la stampa che mi chiedeva dichiarazioni mentre eravamo coi piedi nel fango. Musumeci è lo stesso che si è fatto vedere pochissimo l’anno scorso e che ora consiglia ai cittadini di farsi una assicurazione. Forse è più interessato a fare il promoter assicurativo che il ministro. Per fortuna non ha coadiuvato lui la Protezione Civile ed è andato in conferenza stampa. Forse è stato meglio così».

«Bisogna accorpare la gestione dell’emergenza a quella del 2023»

Per De Pascale è necessario «accorpare la gestione di questa emergenza a quella del 2023. Le questioni poi sono due. Primo, ora ci sono altri danni da riparare. In alcuni casi gli stessi dell’altra volta, ma nella grande maggioranza dei casi si tratta di altri danni. Poi è un anno che predico la necessità di fare molto velocemente un piano contro il dissesto idrogeologico». Il candidato Pd ci tiene a sottolineare le differenze alla rivale civica e sostenuta dal centrodestra Elena Ugolini alla quale non risparmia un attacco: «Pensava a sponsorizzare i suoi post sui social mentre noi eravamo con gli sfollati. Non credo ci sia altro da dire».

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