Pioggia di critiche per «Avetrana», la serie su Sarah Scazzi: «Sembra un film di Checco Zalone». Il sindaco: «Lede l’immagine del Comune»
«Nessuno ha chiesto all’amministrazione comunale di poter utilizzare il nome di Avetrana. In passato abbiamo avuto documentari e speciali sulla morte di Sarah, ma questa locandina, a corredo della didascalia, è del tutto denigratoria. Non vorrei esprimermi, in questo momento, ma insieme con i miei avvocati nei prossimi giorni decideremo se procedere per vie legali». Sono queste le parole del sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, rilasciate all’edizione barese di Repubblica riguardo alla nuova serie distribuita da Disney+. Il nome del Comune in provincia di Taranto è stato usato come titolo dell’adattamento televisivo del caso di cronaca nera in cui è stata uccisa la quindicenne Sarah Scazzi, il 26 agosto 2010.
Il sindaco di Avetrana ha lamentato un danno d’immagine al Comune che da anni, «dopo la tragedia, sta cercando di allontanare da sé i tanti pregiudizi dettati dall’omicidio. E questo nuovo ritorno su un fatto così grave rappresenterebbe un brusco stop al processo di crescita e di rinascita di un’intera comunità». Al momento, l’uscita della serie è prevista per il 25 ottobre.
«Sembrano le locandine di Maccio Capatonda e Checco Zalone»
Commenti di critica alla serie del regista Pippo Mezzapesa sono piovuti anche da coloro che si sono imbattuti nel post Facebook con cui la piattaforma di streaming ha annunciato la nuova uscita nel proprio catalogo. «Si poteva evitare di farlo», «penso sia di cattivo gusto», «magari a Eurodisney ci saranno questi personaggi accanto a Topolino ad accogliere i bambini, che razza di scelta è per questa piattaforma ideata prevalentemente per bambini». C’è chi considera inappropriato lo stile scelto per la locandina: «Sembrano le locandine di Capatonda», «Michele Misseri nuovo personaggio di Kingdom Hearts», «fantastico… viene da sé leggerlo con la voce di Maccio… “dal reggista di Tension Pippo Mezzapesa”… La realtà supera la fantasia…».
«Dahmer sì, ma Avetrana no?»
Ma non manca chi difende la scelta e ironizza invece nel merito dell’adattamento. «Chissà, nella versione inglese, come hanno tradotto “ho stato io”». «Gente che commenta senza nemmeno sapere che su Disney+ c’è di tutto da svariati anni con la sezione “Star”. Magari la stessa gente che ha visto e apprezzato, giustamente, Dahmer, ma che poi dice che certi argomenti non vanno toccati». Il riferimento al cannibale di Milwaukee torna spesso: «Però aspetta se si racconta di Dahmer o altri serial killer americani va benissimo nessuno si scandalizza, anzi facciamo pure i complimenti per la somiglianza degli attori. L’incoerenza regna».