Cosa succede dopo il sequestro di 74 milioni a John, Ginevra e Lapo Elkann: la società Dicembre e il nodo del controllo dell’Impero
Il sequestro preventivo di 74,8 milioni di euro. E i reati di frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. Sullo sfondo le azioni della società Dicembre, che controlla tutto l’impero (Stellantis compresa). Con la prospettiva di doverne dividere il controllo con Margherita Agnelli e i figli con il cognome De Pahen. L’inchiesta su John, Lapo e Ginevra Elkann e sul commercialista e presidente della Juventus Gianluca Ferrero è a una svolta. Ci sono numerosi elementi a sostegno della residenza in Italia di Marella Caracciolo. Che avrebbero imposto il pagamento delle tasse. Mentre le tante copie del testamento della moglie di Gianni Agnelli contengono indicazioni che per i pubblici ministeri sarebbero false. Mentre un memorandum di Ferrero ritrovato dagli inquirenti indicava gli accorgimenti per rafforzare la residenza in Svizzera della donna.
La società Dicembre
La partita dell’eredità Agnelli si gioca tutta sulla società Dicembre. Ovvero la cassaforte torinese che governa un impero che vale 30 miliardi. Attualmente John Elkann ha il 60%, Lapo e Ginevra il 20% ciascuno. La procura sostiene di aver raccolto «plurimi e convergenti elementi indiziari circa la stabile residenza in Italia, almeno a partire dal 2010, di Caracciolo Mirella». E quindi la successione avrebbe dovuto ricadere nel diritto italiano. Margherita Agnelli e i suoi quattro figli hanno un elemento in più da portare nella causa principale, quella civile. Di cui l’inchiesta penale scatenata dalla denuncia del suo avvocato Dario Trevisan è soltanto una parte. Il vero obiettivo della madre dei tre Elkann è il risarcimento per un’eredità che secondo lei le è stata nascosta. Mentre la procura lavora per recuperare gettito fiscale. Ma la Dicembre al vertice di Exor, Stellantis e Juventus è la base di tutto.
Il controllo dell’Impero
Perché se il diritto svizzero consente la rinuncia all’eredità della madre, quello italiano no, spiega oggi il Corriere della Sera. E per questo il patrimonio e la sua divisione potrebbero essere messi in discussione. Insieme al controllo dell’Impero. L’inchiesta penale può fornire materiale per la causa civile. Che però non ha ancora deciso sulla giurisdizione tra Svizzera e Italia. Una sentenza ancora non c’è. Ed è difficile anche che arrivi. Nel senso che se le cose si dovessero mettere male (o peggio, secondo le interpretazioni) agli Elkann a quel punto converrà trattare con la mamma. L’alternativa di perdere il controllo dell’universo degli Agnelli sarebbe troppo dura da reggere.
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