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Festival di Open, Simone Barlaam prima dell’incontro con Mattarella: «Grazie presidente, la prossima volta spero mi veda vincere l’oro» – Il video

21 Settembre 2024 - 19:07 Massimo Ferraro
Nella prima gara in vasca a Parigi 2024, il campione paralimpico ha vinto l'argento davanti al Presidente della Repubblica, per poi nei giorni seguenti conquistare tre primi posti

«Di queste Olimpiadi di Parigi 2024 porto a casa molti bei ricordi. Sicuramente la folla, la piscina piena la mattina e il pomeriggio, è un’emozione che mi porto dentro. Ma anche la staffetta l’ultimo giorno, l’ultima gara del programma, è stata epocale. Seguita tantissimo, commentata da tutti e ancora mi fermano per dirmi che è stata fenomenale». Simone Barlaam, campione di nuoto Paralimpico 24enne di Milano, a Parigi ha migliorato il suo già ricco bottino di Tokyo 2020. In Giappone aveva vinto 1 oro, 2 argenti e 1 bronzo, tre anni più tardi si è messo al collo 3 medaglie d’oro e una di argento, migliorando anche le sue prestazioni. Ospite al Festival di Open 2024, il nuotatore paralimpico è salito sul palco insieme alla ginnasta Giorgia Villa e alla nuotatrice Giulia Ghiretti per raccontare la propria esperienza ai Giochi e più in generale nella quotidianità di atleta.

Nel mirino Los Angeles 2028

Tutti e tre, reduci dalle medaglie olimpiche a Parigi, lunedì 23 settembre parteciperanno alla cerimonia della riconsegna del tricolore al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella. «Se potessi parlargli qualche minuto lo ringrazierei per essere venuto il primo giorno a vederci in acqua, lui è venuto a vedere anche la mia prima gara nei 400 stile libero. E scherzando mi scuserei per non avergli regalato l’oro in quella serata». Tra quattro anni i Giochi saranno a Los Angeles: «Cercherò di capire anno dopo anno, a breve programmerò questi quattro anni con il mio entourage. Obiettivi? È ancora presto, mancano 4 anni e sono lunghi, può succedere di tutto. L’obiettivo base è sempre migliorarmi e, magari può sembrare scontato, cercare di spingere più in là possibile i miei limiti. Finché reggo», aggiunge ridendo.

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