Quel silenzio di Rita dalla Chiesa che fa intendere che l’omicidio del padre sia stato «un favore» ad Andreotti

Durante un’intervista a Luisella Costamagna, l’esponente di Forza Italia fa capire che dietro alla morte del generale ci possa essere stato il vertice della Democrazia cristiana

Ospite di Luisella Costamagna nella trasmissione Tango, su Rai 2, Rita dalla Chiesa ritorna sull’omicidio di suo padre. Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa è morto all’età di 61 anni nella strage di via Carini, a Palermo, città in cui aveva ricevuto l’incarico di prefetto per contrastare Cosa Nostra. La figlia, deputata di Forza Italia, aveva scritto ad agosto sui social che il generale fu ucciso «per fare un favore a qualcuno». Incalzata sul punto oggi – 21 settembre – afferma: «Ho sempre pensato che fosse un omicidio politico». La conduttrice allora domanda: «È passato abbastanza tempo da dirne il nome?». dalla Chiesa replica: «Potrebbe esserne passato abbastanza, ma c’è la famiglia di questo politico e io evito di parlarne. Era una persona che quando mio padre è andato a Palermo, gli aveva detto “Stia attento a non mettersi contro la mia corrente, perché chi l’ha fatto è sempre tornato in una bara”». E allora è Costamagna a fare il nome: «Ma se io dico Giulio Andreotti?». La deputata di Forza Italia non risponde, mostrando però un’espressione eloquente. «Un silenzio che mi sembra un assenso», conclude la conduttrice.


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