Emilia-Romagna, la presidente facente funzioni Priolo nominata commissaria dopo le alluvioni

Ancora polemiche dopo le critiche del governo sui fondi regionali non spesi, Prodi: «Ci si comporta da corvi»

A un anno e qualche mese di distanza l’Emilia-Romagna è stata di nuovo colpita da esondazioni e alluvioni causate dalla tempesta Boris. Ma questa volta il governo ha deciso di nominare commissaria per l’emergenza la presidente facente funzioni Irene Priolo. Un’ordinanza del capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, incarica Priolo di provvedere alla gestione dei fondi appena stanziati dall’esecutivo. La decisione arriva dopo giorni di polemiche con l’opposizione alle quali si è aggiunto proprio ieri, 21 settembre, l’ex premier Romano Prodi: «Quando si sceglie di attaccare subito le autorità locali, mentre l’acqua arriva alla cintola, ci si comporta da corvi, non c’è alcun dubbio. Soprattutto quando si ha totalmente torto».


Prodi: «Responsabilità? Chi ha scelto il commissario speciale?»

Che sia una mossa per disinnescare le polemiche o che sia una mano tesa agli appelli del candidato Pd Michele De Pascale alle prossime regionali in Emilia-Romagna, il 17-18 novembre, la nomina di Priolo arriva dopo le accuse lanciate da Prodi. «Il governo», spiega il professore, «ha responsabilità indubitabili. Chi ha fatto la scelta del Commissario speciale? Chi ha tolto l’incarico di Commissario al presidente della Regione?», si domanda in modo retorico Prodi facendo riferimento alla nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo come commissario per l’Emilia-Romagna post alluvioni del maggio 2023. Il professore fa notare anche che «dobbiamo porci l’interrogativo se tutti i Paesi a Nord delle Alpi a partire dall’Austria, abbiano avuti gravissimi danni a causa della loro proverbiale inefficienza».


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