Il consiglio di Luigi Di Maio: «Grillo stracci i contratti. Solo così può vincere»

Le parole dell’ex ministro e leader M5S oggi rappresentante Ue per i Paesi del Golfo: «Doveva appoggiare Raggi. Tra lui e Conte è solo un gioco di potere»

«Grillo dovrebbe stracciare i contratti che ha firmato con il Movimento: è l’unica strada che ha per non essere più subalterno politicamente a Conte e per avere chance di vincere la sfida», queste le parole dell’ex ministro e leader del M5s Luigi Di Maio, oggi rappresentante Ue per i Paesi del Golfo, al Corriere della Sera. «Grillo ha sbagliato strategia: doveva sostenere Virginia Raggi e non schierarsi in prima persona nel duello – aggiunge – L’ex sindaca ha un seguito numeroso tra militanti e attivisti e avrebbe smosso gli equilibri interni: avrebbe spostato il focus da una battaglia legale a una politica, dopo il risultato delle Europee», molto deludenti per il Movimento. Anche Repubblica riporta dichiarazioni di Di Maio: «Non c’è niente di politico», spiega nello scontro interno al M5s, ma «è solo uno scontro di potere tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. La questione non è politica, ma è tutta legata allo Statuto perché sia Conte sia Grillo la pensano allo stesso, per esempio, sull’alleanza con il Pd».


«Una resa dei conti da cui si può tornare indietro»

L’assemblea indetta da Conte è dunque una resa dei conti «da cui ormai non si può più tornare indietro. Sono d’accordissimo sul cambio del simbolo e sull’abolizione del limite dei due mandati – prosegue – forse accade tardi perché intanto si è depauperata una classe dirigente. L’abolizione del vincolo dei due mandati sarebbe una via per una maggiore pluralità interna e tornerebbero molte persone che hanno lavorato bene». Lo scontro sul piano legale sarà uno «stillicidio quotidiano che farà perdere voti al Movimento». E se Conte e Grillo dovessero separare le loro strade «dimezzeranno i consensi. Hanno più voti insieme che da soli e in ogni caso il saldo sarà negativo». È il fondatore tuttavia che «ha elevato Conte al suo stesso livello quando gli ha dato in mano tutto il potere. E adesso è avvilente vedere la scena nella quale Conte scrive a Grillo: ‘Se non fai il bravo ti tolgo la paghetta’».


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