Molfetta, rissa in un locale notturno finisce in sparatoria: muore una 19enne. L’ipotesi dell’agguato mafioso

Antonia Lopez è stata raggiunta da diversi colpi di arma da fuoco durante una lite al Bahia: era parente di un collaboratore di giustizia. Tre i feriti piantonati in ospedale: indaga la Dda

Una ragazza morta e tre feriti. È questo il bilancio della sparatoria scoppiata nella notte di oggi, 22 settembre, dopo una lite al Bahia di Molfetta (Bari). Antonia Lopez, 19 anni, è deceduta dopo essere stata ferita da diversi colpi di arma da fuoco esplosi durante una lite nel locale nel nord Barese. I feriti sono piantonati al Policlinico di Bari, mentre le indagini sono state affidate alla Dda (direzione distrettuale antimafia). Gli inquirenti pensano che dietro la rissa ci sia un agguato mafioso di un clan del rione Japigia del capoluogo pugliese: la vittima era imparentata con un collaboratore di giustizia.


La famiglia Lopez

La 19enne era parente di Ivan Lopez, il 31enne assassinato sul lungomare di San Girolamo il 29 settembre 2021, nell’ambito di contrasti tra i gruppi mafiosi Strisciuglio, Palermiti e Capriati. Per il suo omicidio sono sotto processo Davide Lepore, 30 anni, e Giovanni Didonna, 28 anni: i due avrebbe sparato per vendicare un’estorsione compiuta dai fratelli Ivan e Francesco Lopez all’attività commerciale di Lepore. Francesco è poi diventato un collaboratore di giustizia: alla Dda ha spiegato che nel 2021 si sarebbero rotti alcuni equilibri tra i clan che avevano quindi portato all’omicidio del fratello. Proprio per questo le indagini dalla procura di Trani sono passate alla Dda di Bari.


La lite e poi gli spari

«È stato un attimo. Erano le 2:45, verso la fine della serata, quando questi ragazzi sono arrivati nel mio locale, è accaduta la tragedia. Mai nulla del genere è mai successo nel mio locale», riferisce a Repubblica il titolare del locale, Nicola Spadavecchia. «Io non ero in pista, ero nel mio ufficio questo gruppo è entrato e in pochissimo si è scatenato l’inferno. La sicurezza è intervenuta ma era tardi per la 19enne», spiega l’imprenditore. «Siamo vicino alla famiglia della giovane donna rimasta uccisa ma anche noi siamo vittime di questi atti di violenza assurdi», dice quando ancora non sa se il locale, come è molto probabile, verrà sequestrato o meno.

Il sindaco: «Perché proprio qui?»

«Quanto è accaduto, questa notte a Molfetta, all’esterno del Lido Bahia, con una maxi rissa sfociata in una sparatoria, ci rattrista e ci preoccupa. Non si può morire a 20 anni e non si può morire così al di là delle motivazioni che sono a monte della vicenda. Tutte ingiustificabili. Tutte deprecabili». Ha dichiarato il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini. «Siamo vicini al dolore che ha colpito gli affetti della giovane. Confido nella prontezza e nella capacità investigativa degli inquirenti per la ricostruzione della dinamica degli avvenimenti e l’individuazione dei responsabili». Una domanda inquieta Minervini: «Abbiamo necessità di sapere perché proprio qui».

In copertina: ANSA/DONATO FASANO I I carabinieri all’esterno del locale della litoranea di Molfetta (Bari) dove nella notte nel corso di una rissa, una ragazza di Bari è morta dopo essere stata raggiunta da un colpo di arma da fuoco e altri due ragazzi sono rimasti feriti a Molfetta, 22 settembre 2024.

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