Donald Trump e il fotomontaggio di Puff Daddy con Kamala Harris
“Diddy”, il noto rapper americano Puff Daddy, è stato arrestato a Manhattan con l’accusa di tratta di esseri umani e racket. Uno scandalo, definito il «#MeToo dell’industria musicale», che ha avuto un impatto anche sulla campagna elettorale delle presidenziali americane del 2024. Pochi mesi fa, Kamala Harris era stata falsamente accusata di aver partecipato ai “festini di Diddy”, sfruttando una foto e un video utilizzati per sostenere questa teoria. Si trattava di una fake news: le immagini mostravano la candidata democratica insieme a un uomo che somigliava vagamente al rapper americano, ma non era lui. La stessa scena è stata successivamente modificata, aggiungendo il volto di Puff Daddy, e condivisa da Donald Trump su Truth con il seguente testo: «Signora vicepresidente, è mai stata coinvolta o coinvolta in una delle follie dei Puff Daddy?».
L’uomo nella foto era in realtà l’ex compagno di Kamala, Montel Williams. Lo scatto riguardava, come dimostrato dagli scatti su GettyImages, un evento di beneficenza contro la sclerosi multipla risalente al 2001.
Trump e l’ex amico Diddy
Una bufala di propaganda da parte dell’area repubblicana trumpiana, che ignora le numerose e documentate frequentazioni tra lo stesso Donald Trump e il rapper americano, senza dimenticare il pubblico sostegno che quest’ultimo ha espresso per il repubblicano.
Su GettyImages non mancano gli scatti che ritraggono Donald Trump, insieme a Melania, in compagnia di Puff Daddy.
Un rapporto che si sarebbe incrinato dopo l’elezione del 2016, nonostante un primo sostegno durante le primarie repubblicane. In una dichiarazione rilasciata al The Daily Beast, il rapper aveva in qualche modo preso le distanze dall’ex amico: «I think that to be honest, we don’t really give a fuck about Trump, because [black people are] in the same fucked-up position». Nel 2020, Diddy avrebbe poi sostenuto Joe Biden.
È bene ricordare che le attuali accuse contro Sean Combs (il vero nome di Puff Daddy) riguardano un periodo che si estende oltre i 16 anni di carriera: «From at least 2008 through the present, COMBS led a criminal enterprise that existed to facilitate his abuse and exploitation of women, to protect his reputation, and to conceal his conduct». Diversi scatti del 2008 ritraggono Diddy con Trump, mentre quest’ultimo lo aveva elogiato nel 2012 definendolo «buon amico» e «Bravo ragazzo» («I love Diddy. […] You know he is a good friend of mine. He’s a good guy»). Ciò non significa che l’ex Presidente sia coinvolto nello scandalo.
La precedente fake pro Trump sul caso Epstein
Non è la prima volta che uno scandalo viene sfruttato per diffondere una falsità contro Kamala Harris. Era già accaduto con un fotomontaggio che la ritraeva insieme a Epstein. Anche in quel caso, erano numerose le testimonianze sui rapporti tra Trump e il defunto imprenditore, ignorate dai sostenitori del tycoon. Anche in questo caso, tali frequentazioni non dimostrano un coinvolgimento tra il candidato repubblicano negli scandali di Epstein.
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