Francesca Pascale tra il sostegno a Marina Berlusconi e i diritti Lgbtqia+: un ritorno in politica all’orizzonte?
Non passa inosservata l’attività mediatica degli ultimi giorni di Francesca Pascale. Dopo essere stata ospite da Lilli Gruber, poi da Serena Bortone su Radio2, domani apparirà di nuovo sugli schermi degli italiani, questa volta con Bianca Berlinguer. Tre presenze su tre piattaforme diverse, tutte condotte da donne e orientate tendenzialmente a sinistra, che stanno sollevando e alimentando interrogativi e sospetti su un possibile ritorno in campo politico di Pascale. La premessa è che è rimasta in ottimi rapporti con la famiglia Berlusconi, in particolare sembrerebbe con Marina Berlusconi, con la quale condivide la lotta per i diritti civili e le battaglie liberali.
Un progetto politico
Questo legame ha sollevato voci su un possibile progetto politico, magari un nuovo partito che, come insinuano i più scettici, potrebbe incarnare le idee liberali originarie di Forza Italia, ormai accantonate a causa del vento sovranista che ha spinto il partito verso una destra più estrema. E, dal canto suo, come analizza Giovanna Vitale su la Repubblica, Pascale non ha dissipato troppo i dubbi, anzi, sembra fomentare la curiosità con una serie di mosse: dall’iscrizione all’Anpi alla firma per il referendum contro l’Autonomia differenziata alla presenza in specifici programmi tv.
L’associazione lgbtqia+
Centrale nella vita di Pascale resta la lotta per i valori di uguaglianza e inclusione, soprattutto per la comunità Lgbtqia+ e le minoranze. Tra le sue battaglie imminenti, anche l’impegno per la cittadinanza agli immigrati, con il sostegno allo Ius Scholae. Nel suo bagaglio di attivismo, Pascale aveva dato vita anche a un’associazione lgbtqia+ chiamata I colori della libertà, un progetto nato in un momento difficile, mentre era ancora legata a Silvio Berlusconi. Ma ora si dice pronta a rilanciarlo, sottolineando come il suo obiettivo non sia fondare un nuovo partito, ma stimolare la partecipazione attiva sui temi in cui crede da sempre.
«Riunire le anime liberali di Forza Italia»
Nonostante ciò, Francesca Pascale manifesta la volontà di «riunire le anime liberali» che si sono allontanate da Forza Italia quando il partito ha preso una piega sovranista. Vede, infatti, nei volti di Mara Carfagna e Mariastella Gelmini la vera essenza di Forza Italia e spera in un loro ritorno per restituire al partito lo spirito originario. Allo stesso tempo, ha lasciato intendere un legame speciale con Marina Berlusconi, la quale ha recentemente fatto dichiarazioni a favore dei diritti civili, aprendo quello che Pascale definisce un «varco» che sarebbe un errore trascurare.
Il Centro liberale e progressista
Il suo messaggio sembra chiaro: la politica italiana, scossa dal nazionalismo della destra estrema, potrebbe presto tornare a confrontarsi con un centro liberale e progressista, in grado di riconnettersi con le sue origini. Che si tratti di una nuova fase del suo attivismo o di una più profonda riflessione politica, Pascale sembra comunque andarci con i piedi di piombo. O almeno per ora.
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