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Inchiesta Liguria, Paolo Emilio Signorini torna in libertà: niente incarichi per 12 mesi

23 Settembre 2024 - 16:46 Ugo Milano
Paolo Emilio Signorini torna libero
Paolo Emilio Signorini torna libero
L'ex presidente dell'Autorità portuale di Genova era uno degli indagati di spicco nell'indagine della procura di Genova

Paolo Emilio Signorini è di nuovo un uomo libero. L’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova era stato arrestato lo scorso maggio nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che ha scosso la Liguria e coinvolto, tra gli altri, anche il governatore della regione Giovanni Toti e l’imprenditore portuale Aldo Spinelli. Oggi, lunedì 23 settembre, il giudice Matteo Buffoni ha disposto per Signorini il divieto di esercitare impresa o ricoprire uffici o incarichi direttivi in imprese per i prossimi dodici mesi. Quando è scattato l’arresto, Signorini ricopriva l’incarico di amministratore delegato di Iren, una multiservizi che si occupa di energia elettrica, gas e servizi idrici.

Il carcere, i domiciliari e il patteggiamento

L’ex manager era stato l’unico a finire in cella, dove è rimasto per poco più di due mesi, fino al 16 luglio scorso. Il giudice gli aveva poi concesso i domiciliari, accogliendo la richiesta degli avvocati Enrico e Mario Scopesi. Paolo Emilio Signorini ha scelto di seguire la stessa strada di Spinelli e Toti, vale a dire il patteggiamento. I legali dell’ex ad di Iren hanno concordato con la procura una pena a tre anni e cinque mesi, con la confisca di quasi 104 mila euro. Nel caso dell’ex governatore ligure, il patteggiamento prevede due anni e un mese, convertiti in 1.500 ore di lavori di pubblica utilità. La data per i patteggiamenti, che ancora non è stata decisa, sarà fissata subito dopo le elezioni regionali di fine ottobre in Liguria.

In copertina: Paolo Emilio Signorini, ex presidente del Autorità Portuale di Genova, in una foto d’archivio (ANSA/Luca Zennaro)

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