Doppio infanticidio a Traversetolo: per legge i due neonati dovranno avere un nome e un funerale, il nodo su chi farà la scelta

Il sindaco del paese si è reso disponibile a organizzare la sepoltura delle vittime, ma ha lasciato la decisione finale alle famiglie

La tragica vicenda di Traversetolo, dove due neonati sono stati trovati sepolti nel giardino di una villa, si appresta a un delicato epilogo burocratico. I due bambini, essendo nati vivi, devono ora essere registrati all’anagrafe, un passo necessario per garantire loro una degna sepoltura. La procedura legale prevede la registrazione delle loro nascite e delle loro morti. Il primo nodo da sciogliere riguarda la scelta dei nomi per i due neonati. Chi si assumerà la responsabilità di dare un’identità a queste due vite spezzate? Il quadro è piuttosto drammatico: la madre Chiara Petrolini è stata sottoposta agli arresti domiciliari, il padre 22enne è chiuso nel silenzio dall’inizio del caso. L’altra opzione sul tavolo sono i nonni. Laddove, non dovesse esserci un accordo, sarà la procura di Parma a intervenire, sotto la direzione del magistrato.


Chi organizzerà i funerali

Altrettanto complessa è la questione dei funerali. Il sindaco di Traversetolo, Simone Dall’Orto, ha espresso la sua disponibilità a organizzare la sepoltura, ma ha anche lasciato la decisione finale alle famiglie coinvolte. Potrebbe trattarsi di una cerimonia semplice o addirittura solo di una sepoltura senza ulteriori riti. Nel frattempo, giovedì è previsto l’interrogatorio di garanzia per l’accusata, difesa dall’avvocato Nicola Tria, che potrebbe decidere di non rispondere alle domande.


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