Ryan Routh voleva uccidere Trump, la nota lasciata all’amico mesi fa: «Era un tentativo di assassinio»

L’uomo arrestato vicino al campo da golf del tycoon a West Palm Beach aveva lasciato un messaggio che conferma le sue intenzioni, come riferisce il Washington Post

Ryan Routh, l’uomo arrestato vicino al campo da golf di Donald Trump il 15 settembre a West Palm Beach, ha lasciato una nota a un amico alcuni mesi fa che diceva: «Questo era un tentativo di assassinio». Lo riporta il Washington Post citando i documenti depositati in tribunale. Routh, 58 anni, è al momento detenuto con l’accusa di possesso di armi da fuoco. Quel giorno non ha sparato un colpo, ma uno degli agenti dei Servizi Segreti che sorvegliava sul candidato repubblicano alle presidenziali ha notato per tempo un fucile tra i cespugli del campo e ha iniziato a sparare in direzione di Routh.


Cosa dice la lettera

Dopo l’incidente e la cattura del 58enne, un civile ha contattato le forze dell’ordine: mesi fa Routh gli aveva consegnato una scatola. Il civile, la cui identità non è stata rivelata nella documentazione del tribunale, ha quindi aperto la scatola dove ha trovato una lettera scritta a mano. «Caro mondo», così inizia la missiva di Routh, che prosegue parlando del tentato assassinio: «Ho fallito. Ho fatto del mio meglio e ho dato tutta la grinta possibile». Il detenuto prometteva poi una ricompensa a sei cifre per chiunque fosse riuscito a finire il suo «lavoro», nonostante le indagini della polizia rivelino il suo stato di indigenza. Oggi, 23 settembre, ci sarà l’udienza che stabilirà se Routh dovrà rimanere o meno tra le sbarre.


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