Bonus 100 euro a Natale, almeno un figlio e reddito di 28 mila euro annui: chi può riceverlo

La simulazione del Sole 24 ore analizza la situazione dei contratti metalmeccanici e del commercio

Un’indennità una tantum, dal valore di 100 euro netti, che verrà aggiunta alla tredicesima nella busta paga di dicembre. La platea di chi potrà ricevere il cosiddetto bonus di Natale del governo Meloni è limitata. Bisogna avere un figlio, indicare il codice fiscale del coniuge al datore di lavoro e, in caso di separazione, deve essere l’unico ad avere in carico il minore. Prima di tutto, però, l’emendamento dell’esecutivo al decreto Omnibus pone una tetto allo stipendio massimo del lavoratore. Solo chi guadagna meno di 28 mila euro annui può richiedere l’indennità. Il Sole 24 Ore ha fatto una simulazione di due dei principali settori dell’economia italiana per analizzare quali categorie lavorative potranno avere accesso al bonus: si tratta del settore dell’industria metalmeccanica e del commercio. Ecco cosa è emerso.


Metalmeccanica

Prendendo in esame il ccnl metalmeccanici (industria), il quotidiano finanziario ha stimato che le uniche fasce di lavoratori interessati dal bonus di Natale sono quelle inquadrate nei livelli C1, C2 e C3. Nello specifico, sono dipendenti che hanno «conoscenze e abilità specifiche adeguate all’applicazione di istruzioni e procedure di lavoro, utilizzando strumenti e sistemi, anche digitali, preimpostati».


Oppure, scrive Il Sole 24 Ore, in questa categoria di lavoratori rientrano anche coloro che «apportano, con normale autonomia nella scelta esecutiva dei procedimenti, il contributo individuale nell’ambito di attività produttive, tecniche, amministrative o di servizio ricorrenti, complesse e di elevata precisione, sulla base di conoscenze ed abilità complete della tecnologia e della disciplina specifica con la capacità di interpretare istruzioni, disegni, schemi, modelli di normale utilizzo e di applicare nell’ambito di procedure generali, le più opportune tecniche e strumenti, anche digitali, di analisi ed intervento, con la responsabilità della corretta esecuzione».

Infine, può accedere al bonus anche chi appartiene al livello C3 con una Ral pari a 28.182,28 euro, ovvero con un guadagno lordo mensile di 2.167,87 euro. E cioè quei lavoratori che hanno «delle responsabilità sullo svolgimento e i risultati di specifiche attività produttive, tecniche, amministrative o di servizio con le opportune autonomie di iniziativa». Restano senza indennità i metalmeccanici con un contratto di livello B1, B2 e B3.

Commercio

Per il settore del commercio, invece, quattro livelli contrattuali del ccnl permetto di accedere all’indennità di 100 euro. Si tratta delle categorie VI, V, IV e III, mentre sono escluse la II – che sfora il tetto previsto previsto per la ral, guadagnando 29.784,01 euro lordi annui – e la I, con un reddito annuale ancora più elevato. Il livello più basso del contratto del commercio, posseduto ad esempio da uscieri, imballatori, può ottenere il bonus. Perché, con una retribuzione lorda mensile di 1.476,88 euro, guadagna nell’anno 20.676,36 euro.

Possibilità di accesso all’indennità anche per il V livello, «in cui sono inquadrati i lavoratori che eseguono lavori qualificati per la cui esecuzione sono richieste normali conoscenze e adeguate capacità tecnico pratiche». E infine, scrive il giornale di viale Sarca, potranno ricevere il bonus di Natale anche i dipendenti inquadrati al IV e III livello.

«Ad esempio, i dipendenti adibiti ai lavori che richiedono specifiche conoscenze tecniche e particolari capacità tecnico-pratiche, oppure mansioni di concetto o prevalente- mente tali che comportino particolari conoscenze tecniche ed adeguata esperienza. Ci sono, inoltre, quelli specializzati – III livello – che, in condizioni di autonomia operativa nell’ambito delle proprie mansioni, svolgono lavori che comportano una specifica ed adeguata capacità professionale acquisita mediante approfondita preparazione teorica e tecnico-pratica».

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